Monza, la giunta Allevi aderisce al comitato “Pietre d’Inciampo”

L’amministrazione locale ha deliberato la posa di due pietre d’Inciampo in memoria di Alessandro Colombo e della moglie Ilda Zamorani deportati nel ’43
Anche Monza aderisce al comitato “Pietre d’Inciampo”, l’iniziativa nata da un progetto dell’artista tedesco Gunter Demnig per mantenere viva la memoria del dramma della deportazione.La giunta municipale ha autorizzato l’adesione con una delibera di pochi giorni fa unitamente ad Aned, Anpi, l’associazione Senza confini di Seveso e i Comuni di Lissone, Seregno e Cesano Maderno.
“Il comitato, allo scopo di rafforzare la memoria comune delle persecuzioni nazi fasciste, si impegna a scegliere i nominativi delle Pietre sulla base di criteri paritari tra tutti i vari tipi di deportazione, rappresentativi delle varie amministrazioni e associazioni promotrici – spiega la delibera -. A tal proposito, ogni associazione o amministrazione proporrà annualmente almeno un nominativo. In particolare, il comitato si prefigge di dare la giusta rappresentazione per ogni forma di deportazione nella Provincia di Monza e della Brianza”.
L’inciampo non è fisico, ma visivo e mentale in quanto costringe i passanti a interrogarsi su quella diversità e a ricordare quanto è accaduto in quel luogo e in quella data, intrecciando il passato al presente, la memoria con l’attualità. Lo scorso 26 gennaio 2019, alla presenza dell’artista Demnig sono state poste cinque pietre d’inciampo a Seregno per ricordare la famiglia ebrea Gani, una pietra d’inciampo a Cesano Maderno per il deportato politico Arturo Martinelli e una a Lissone per il partigiano Mario Bettega.
Con la delibera adottata, la giunta ha autorizzato la posa di due pietre d’Inciampo in memoria di Alessandro Colombo (1875 – 1943 deportato e assassinato a Auschwitz nel dicembre 1943) e Ilda Zamorani, la moglie (1880 – 1943 deportata e assassinata a Auschwitz nel dicembre 1943), in via Prina 15ultima residenza dei coniugi Colombo