Concorezzo, lasciano un milione di euro in eredità alla Parrocchia

La cifra da capogiro è stata investita in opere di sistemazione degli edifici parrocchiali, dall’oratorio al cinema San Luigi.
Un’eredità da un milione di euro, lasciata alla Parrocchia di Concorezzo. La notizia è arrivata nei giorni scorsi, anche se il grosso lascito risale ormai a qualche anno fa.
I concorezzesi, però, l’hanno ufficialmente appreso nei giorni scorsi, quando Emmaus, il bollettino parrocchiale, è arrivato nella loro case. Tra le sue pagine, infatti, è stato reso pubblico il rendiconto economico dell’anno 2018. A sorprendere è stato soprattuto il rendiconto straordinario, dove compaiono cifre da capogiro lasciate in eredità da due concorezzesi alla Parrocchia: 1.044.033,43 euro da Franco Meroni, a cui si aggiunge la polizza vita pari a 346.102 euro, e altri 40.396 di Diomira Casati, con 426.532 euro di polizza vita.
Nel primo caso, buona parte è stata destinata, come nelle volontà dell’uomo, in beneficenza a diverse associazioni, tra cui la Lega del Filo d’Oro, i Frati Francescani di Monza, alla Messa dei Poveri di Milano, ai Padri Missionari Camboniani. Ma si parla di meno della metà. Tolta questa cifra e tolte tasse e spese varie, alla Parrocchia di Concorezzo sono rimasti 679.319 euro, a cui si sommano i 417.211 euro lasciati dalla Signorina Casati. In totale, insomma, più di un milione di euro.
Cifre che sono state investite per opere di intervento e sistemazione degli edifici parrocchiali: sostituzione dei serramenti dell’oratorio, realizzazione della nuova area sportiva attrezzata, con campetto in sintetico e nuovi spogliatoi. In più, questa estate è prevista anche la sistemazione del cineteatro San Luigi, con il cambio delle poltrone: per poterlo fare, in realtà, si è dovuto anche accedere a un bando regionale, che ha rimpolpato la cifra.
Insomma, un lascito di tutto rispetto, di cui sta beneficiando la comunità intere e a cui si aggiungono anche appartamenti e immobili. «Il nostro grazie va al signor Franco e alla signorina Miretta, che hanno voluto ricordare la comunità nelle loro ultime volontà e hanno reso possibile nell’anno 2018 la realizzazione delle opere straordinarie» ha commentato don Angelo Puricelli.