Vimercate, il bus a chiamata va in vacanza. I velaschesi: “Anziani lasciati soli”

5 luglio 2019 | 01:38
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Vimercate, il bus a chiamata va in vacanza. I velaschesi: “Anziani lasciati soli”

La sperimentazione si interromperà il 12 luglio, come da programma. Ma i cittadini pensano non sia un buon momento

Il bus a chiamata va in vacanza, e si solleva la protestaSi interromperà il 12 luglio la fase sperimentale del servizio di trasporto pubblico a chiamata attivato a Vimercate dal mese di febbraio scorso. Riprenderà in modo definitivo da settembre, in data ancora da definirsi, ma probabilmente con la fine della pausa estiva e l’inizio dell’anno scolastico.

LA PROTESTA

Ed è proprio qui che la faccenda infastidisce, ancora una volta, i residenti nelle frazioni, quella di Velasca in particolare, che si domandano perché proprio ora, quando molti anziani, rimasti soli in città, avrebbero più  che mai bisogno di un servizio del genere.

La sperimentazione, doveroso ricordarlo, doveva concludersi con il mese di maggio, ma è stata prolungata fino al 12 luglio. Gli uffici hanno fatto sapere che per trasformare il servizio in definitivo è necessario un break, per organizzarlo in modo più capillare e strutturato, integrato da alcune novità a cui l’Amministrazione sta lavorando. Che dovesse arrivare questo periodo di stop si sapeva, ma i velaschesi, che già all’inizio avevano lamentato come il servizio andasse a rimpiazzare corse dei pullman facendoli sentire isolati, si domandano perché proprio ora.

LA CONSULTA DI VELASCA

La prima a scendere in campo è la Consulta. «Siamo dispiaciuti che gli appelli fatti davanti all’assessore di riferimento siano andati a vuoto, anche in considerazione della recente manovra di bilancio che ha sbloccato ingenti fondi prima congelati dal patto di stabilità – ha commentato il Presidente Paolo Galli –  Da quello che risulta, il costo mensile della sperimentazione è irrisorio rispetto ad essi, perciò, ci chiediamo perché non siano stati stanziati. Se è vero che per questioni tecniche doveva essere interrotto il servizio, ci domandiamo perché proprio adesso, in un periodo dell’anno in cui anche le linee dei pullman sono ferme e quindi le frazioni isolate più che mai. Inoltre, non si capisce perché eliminare un servizio al calo della richiesta, in un momento in cui, complice il caldo, per molti anziani potrebbe essere necessario dover raggiungere i presidi sanitari».

IL CONSIGLIERE PD, DAVIDE NICOLUSSI

Dello stesso parere anche il Consigliere Comunale PD Davide Nicolussi, residente nella frazione: «Momento sbagliatissimo – ha chiosato – Con i già pochi servizi che ci sono chiusi e il caldo che non permette di muoversi in bicicletta, gli anziani hanno diritto più che mai di potersi spostare con un pullman. Come gruppo in Consiglio Comunale abbiamo sempre fatto presente le problematiche, siamo sempre stati contrari alla soppressione delle corse dei pullman e alla loro sostituzione con il bus a chiamata e questo è la riprova che il servizio non funziona come dovrebbe. Interrompono tutto perché non ci sono gli studenti, ma questo non è un servizio per gli studenti, sono due gruppi di utenti differenti. In più non vedo nessun beneficio a bilancio; che poi, anche ci fosse, non mi troverebbe d’accordo. Si tratta solo di un intervento ideologico».

IL COMMENTO DI CRISTINA BIELLA, FI

«Cessare la sperimentazione nel mese di luglio senza offrire alternative è sintomo di mancanza di attenzione e ascolto delle esigenze dei cittadini – ha aggiunto Cristina Biella, capogruppo in Consiglio Comunale di Forza Italia – Non si può sopprimere linee di trasporto, introdurre una alternativa quale il bus a chiamata e poi sospenderlo, soprattutto nei mesi estivi, quando i principali fruitori ne hanno maggiore necessità: i giovani in quanto sono chiuse le scuole e gli anziani in quanto spesso soli in questo momento dell’anno. Auspichiamo che l’Amministrazione preveda una valida alternativa per colmare il vuoto».

IL SERVIZIO

Il servizio, da febbraio ad oggi, ha sollevato non poche lamentele, partendo dalla protesta per la soppressione di alcune corse dei pullman, passando dall’iniziale assenza di un numero di rete fissa dove effettuare le prenotazioni (poi introdotto accanto all’App) fino alla mancanza di seggiolini per bambini, portata a galla da MBNews, a cui è seguito un intervento da parte dell’Amministrazione. Ora questo.

L’Amministrazione, dal canto suo, ha sempre difeso l’iniziativa e ha fatto sapere di volerla arricchire con delle novità: per esempio, al rientro dalle vacanze i bus potrebbero essere due, potrebbe crescere il numero di fermate e altro ancora.