Arcore, Festa della Lega: Salvini questa sera. Leghisti divisi sull’alleanza Giallo-Verde

È iniziata ad Arcore la festa della Lega. In attesa del ministro Salvini, i partecipanti espongono le loro opinioni sul Governo
Lo aspettavano in tanti, il ministro degli Interni e vicepremier Matteo Salvini, che avrebbe dovuto aprire i giochi di ieri sera alla Festa della Lega in via Monterosa. Per impegni istituzionali il ministro non ha potuto esserci (si stava approvando a Roma il decreto sicurezza bis), ma ci sarà questa sera, martedì 6, a partire dalle 20.30 circa.
MBNews si è recata sul posto e in assenza del ministro, ha intervistato il popolo leghista. Quali sono gli umori e i pensieri in merito all’attuale Governo giallo – verde? Pareri discrepanti. C’è chi nell’alleanza ci crede e pensa debba andare avanti, c’è chi invece vede solo Verde e il Giallo proprio non lo vorrebbe vedere.
“Si sapeva fin da quando il Governo è stato fatto – testimonia Mauro Capitanio, sindaco di Concorezzo -, che i rispettivi schieramenti appartengono a due anime diverse e hanno obiettivi in parte diversi. La Lega rappresenta l’occasione per giungere a delle riforme, come la storica battaglia per l’autonomia. Ritengo che prima di fare riflessioni su nuovi esecutivi, sia opportuno portare avanti le battaglie intraprese dal Governo. Infatti, se la coesistenza tra le due parti potrebbe essere forzata, la loro unione può permettere di portare a casa risultati molto importanti“.
Dello stesso avviso Stefano Suavi. “Ritengo che questo esecutivo abbia fatto e stia facendo bene. I 5S, per quanto si possa dire, ha idee progressiste e assieme, i due partiti, si compensano come se fossero marito e moglie. Dove Salvini non arriva, arrivano i 5S e viceversa, dove loro non vedono, la determinazione di Matteo Salvini fa luce. Andare ad elezioni anticipate sarebbe un inutile spreco di denaro, ma soprattutto una grande incognita.
“È un Governo sicuramente diverso dagli altri, che però può e deve andare avanti – testimonia Yacopo Salerno – perché entrambi lottano per un forte cambiamento. Soprattutto Salvini è stato l’unico con il coraggio di dire le cose come stanno facendo valere la sua opinione innanzi all’Europa”.
In accordo con i suoi “colleghi” è anche Spina Daniele, che pone un accento marcato sull’autonomia. “Questo Governo sta funzionando – testimonia – perché entrambe le parti hanno voglia di lottare per il Paese. Non a caso si chiama Governo del Cambiamento. In merito all’autonomia, storica battaglia della Lega, ritengo vada fatta al più presto. Bisogna capire che sarebbe un vantaggio e non uno svantaggio, ma questo è valevole per ogni Regione, comprese per quelle del Sud. Tenere i soldi in casa propria vorrebbe dire poter investire sulle infrastrutture e quindi creare un maggiore sviluppo. Ogni Regione – conclude – dovrebbe avere la propria autonomia”.
Discorso diverso, invece, vien fatto dall’ala più oltranzista e meno giovane del partito leghista. Un testimone diretto è Gianni Sambin: “Sono leghista e voto lega. I 5S? Li manderei a casa. Se il Governo avanza è merito della pazienza di Salvini. Non riesco a capire i continui no da parte di Di Maio e di una cosa sono sicuro. Se Salvini dovesse chiedere al popolo Leghista un’alzata di mano per far cadere o meno il Governo, io la alzerei”.
Dello stesso parere Ambrogio Villa: “Quelli del 5S sono tutti di sinistra. Non capiscono niente e continuano a non capire niente. Dicono no a tutto, soprattutto a opere che sono già iniziate”. Qui Ambrogio Villa fa riferimento alla Tav, che a suo avviso è un’opera di assoluta importanza da portare a termine. Poi conclude sostenendo che “l’unico sbaglio che fin ora Salvini ha fatto, è stato quello di non volere andare al ballottaggio l’anno scorso. Se lo si fa per le amministrative, perché non è stato fatto anche per le Nazionali? Sono sicuro che se la Lega decidesse di staccare la spina, andrebbe avanti da sola e lo farebbe in modo più rapido e vincente”.