SOS laghi lombardi, Legambiente: “Non gettate nulla in acqua!”

L’80% degli oggetti ritrovati sono in plastica, il 5% in vetro e il 5% in carta/cartone. Seguono con minori percentuali metallo, gomma, tessili e legno.
Laghi lombardi, osservati speciali. Come ogni anno sono stati oggetto di monitoraggio il Sebino, il Lario, il Verbano, il Ceresio e il Benaco, per un totale di 29 punti di campionamento delle acque.
Mozziconi di sigaretta, frammenti di plastica, sacchetti di patatine, incarti di dolciumi, e cotton fioc: sono tra i rifiuti maggiormente rinvenuti.
Sulle sponde lombarde dei laghi analizzati, sono risultati entro i limiti 20 punti, mentre inquinati 1 e fortemente inquinati 8. Questi i dati emersi dal Dossier Laghi del Nord 2019 presentato da Legambiente.
Tra i problemi principali dell’inquinamento dei bacini lacustri vi sono i servizi di fognatura e depurazione le cui prestazioni rimangono ben lontane dagli obiettivi previsti dalla normativa ambientale europea. Ma non solo, oltre al problema della mancata depurazione, la presenza di plastica sia in acqua che sulle spiagge è diventata una questione la cui soluzione è di primaria importanza, per il benessere dell’ecosistema lacustre e dei frequentatori di queste zone. In 14 anni di campagna attraverso i bacini italiani, la Goletta dei Laghi ha spesso denunciato come i problemi principali dell’inquinamento dei bacini lacustri riguardino i servizi di fognatura e depurazione le cui prestazioni rimangono ben lontane dagli obiettivi previsti dalla normativa ambientale europea.
L’80% degli oggetti ritrovati sono in plastica, il 5% in vetro e il 5% in carta/cartone. Seguono con minori percentuali metallo, gomma, tessili e legno. In gran parte sono rifiuti che derivano dalla cattiva gestione di quelli urbani e che vengono trasportati dal vento e dalle acque meteoriche dalle zone urbanizzate alla spiaggia, interfaccia con le acque lacustri. Ma il 7% dei rifiuti rilevati provengono anche dalla cattiva depurazione: si tratta di bastoncini cotonati per la pulizia delle orecchie in plastica (al bando in Italia dal gennaio 2019 in favore di alternative biodegradabili e compostabili), blister dei medicinali, aghi da insulina, contenitori delle lenti a contatto, assorbenti, applicatori e altri oggetti di questo tipo che ritroviamo sulle spiagge.
L’APPELLO DI LEGAMBIENTE – «Siamo nel mezzo della stagione turistica e con l’estate aumentano le occasioni di trascorrere giornate al lago e al fiume – sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Per questo cogliamo l’occasione per lanciare un appello di maggior sensibilità a tutti i frequentatori di zone lacustri e delle sponde dei fiumi: la dispersione anche di piccolissimi rifiuti come fazzoletti, mozziconi di sigaretta o incarti di dolciumi procurano un danno notevole all’ecosistema, sia se abbandonati sia se gettati nei tombini. Tutti i rifiuti devono essere riportati a casa e differenziati o conferiti negli appositi cestini ove presenti. Inoltre è necessario rendere consapevoli i cittadini che nulla va gettato nel wc, perché circa un terzo dei rifiuti che finiscono impropriamente nei servizi igienici, arriva direttamente nel lago» spiega Lorenzo Baio, responsabile Settore Acqua di Legambiente Lombardia.