Skychildren, restituisce a 3.800 bambini indiani i propri diritti

Oltre 3.800 bambini ai quali è stato restituito il proprio diritto all’istruzione, al cibo, alla salute, alla sicurezza, e all’infanzia.
Oltre 3.800 bambini ai quali è statorestituito il proprio diritto all’istruzione, al cibo, alla salute, alla sicurezza, e all’infanzia. In una sola parola al futuro.
È questo il bilancio 2018-2019 di Skychildren, associazione no profit con sede legale a Monza, nata nel 2011 da un gruppo di donne con il sogno di aiutare i bambini poveri, soli, abusati e maltrattati di Calcutta e di altre zone disagiate dell’India. Come? Fornendo cure mediche, assistenza psicologica, istruzione, sensibilizzando su temi importanti che riguardano, per esempio, prostituzione minorile,gravidanze sicure, lavoro minorile e molto altro ancora. Tutto, grazie ai fondi raccolti attraverso giornate dedicate, raccolte di beneficenza, eventi specifici o donazioni a cui tutti possono contribuire.
L’Associazione monzese, felice dei risultati ottenuti, auspica a nuovi importati traguardi da raggiungere.
CASA RIFUGIO PER LE BAMBINE ABUSATE
La casa-rifugio di Keertika nasce per proteggere e offrire un futuro a bambine vittime di traffico di minori, violenze sessuali e abbandono. Le 25 bambine che vivono oggi nella casa provengono da realtà di estrema violenza e degrado e sono felici di aver trovato una nuova grande famiglia che si occupa di loro con continuità e amore. Oggi, le bambine hanno tra i 4 e i 17 anni.
Nella casa rifugio le bambine sono protette 24 ore al giorno in un ambiente di amore e cura, vanno a scuola, studiano, accedono a controlli medici periodici (e cure, quando necessarie). Sono accompagnate nella crescita da un costante supporto psicologico fornito da terapiste esperte. Per aiutarle nella crescita e a ritrovare un po’ di serenità, vengono anche organizzate attività ricreative e terapeutiche quali: musica, danza, disegno, pittura, yoga e meditazione. La psicologa si occupa anche di far comprendere alle bambine più grandi il significato di alcuni importanti argomenti quali: i diritti dell’infanzia, i rischi dei matrimoni precoci, la sessualità e il controllo delle nascite.
Nell’anno 2018/2019 grazie a Skychildren 4 ragazze sono state ricongiunte alla famiglia di origine. Le condizioni di queste quattro famiglie sono migliorate, tanto che ora sono state ritenute idonee a riaccogliere le bambine. “Continueremo a seguire le nostre ragazze con visite periodiche per i prossimi due anni, per accertarci che continuino gli studi e non siano forzate a matrimoni indesiderati, anche se ormai prossime alla maggiore età. Verranno redatti report dettagliati dagli operatori a seguito di ogni sopralluogo” spiegano le fondatrici.
SCUOLE PER I BAMBINI DI STRADA
A Calcutta centinaia di migliaia di bambini vivono in condizioni disperate sulla strada, esposti continuamente a diverse forme di violenza, ad abusi fisici, economici e sessuali. Figli di genitori analfabeti impossibilitati a proteggerli dalla loro stessa miseria e incapaci di comprendere l’importanza dell’istruzione per il loro futuro, sono quasi sempre vittime, oltre che di violenza, del lavoro minorile, di matrimoni precoci, di abuso di sostanze stupefacenti e della prostituzione infantile. L’unica via di salvezza da questo inferno è dimostrato essere la scuola, che i bambini in queste condizioni non conoscono proprio o che frequentano in maniera irregolare e senza successo. Skychildren offre questo sostegno a 290 bambini di strada, che sono coinvolti in quattro centri scolastici attivi in diverse zone della città. La funzione principale di questi centri è di fare da “scuola ponte”, preparando all’ingresso nelle scuole pubbliche bambini che a 11, 12 anni non sanno né leggere né scrivere.
“A marzo 2019 abbiamo inaugurato due nuovi centri scolastici, nei quartieri di Chetla e Nimtala, per aiutare in totale altri 120 bambini. Si tratta, in entrambi i casi, di zone molto degradate della città. Da quest’anno nuovi bambini hanno finalmente un sostegno completo da parte dei nostri educatori: oltre all’iscrizione alla scuola pubblica e alla copertura di tutti i costi per la frequenza della stessa, garantiamo loro l’aiuto di insegnanti qualificati nei compiti, nella preparazione degli esami e nel compensare le lacune di cui soffrono rispetto ai compagni “regolari”. Anche questi due nuovi centri sono operativi 5 giorni a settimana in un orario sufficientemente ampio per consentire ai piccoli di trovare rifugio dalla miseria e dalla violenza del loro contesto sia prima di andare a scuola sia quando ne fanno ritorno”.
Nei centri già attivi, durante l’ultimo anno sono state condotte 383 giornate di lezione su diverse materie: Bengali, Hindi, Inglese, Matematica, Storia e Geografia. Ben 49 nuove famiglie sono state motivate dai nostri operatori a iscrivere i loro figli a scuola (50 sono stati inseriti alle elementari e 6 alle “medie”).
BAMBINI INVISIBILE DELLE STAZIONI
Nel 2018, oltre al rifugio già attivo (dal novembre 2017) posto direttamente sulla banchina per facilitare l’intercettazione dei bambini che scappano sui treni o che vagano tra i binari, è stato aperto un secondo “spazio sicuro” in cui vengono sempre offerti protezione, un pasto nutriente, cure mediche di primo soccorso, insegnanti che impartiscono lezioni e supporto psicologico. Questo nuovo centro, situato a qualche decina di metri dai binari, è più ampio e strutturato e consente ai bambini di svolgere con maggior agio le attività di recupero e integrazione, le sessioni educative (per es. sui loro diritti), i giochi e le attività di svago.
Ai 390 bambini individuati e soccorsi dall’inizio del progetto, negli ultimi sei mesi se ne sono aggiunti altri 129, per un totale di 419. Tra i bambini trovati completamente soli e dispersi, sono stati ben 61 quelli ricongiunti alle loro famiglie attraverso un intenso e difficile lavoro di indagine del nostro staff.
Nuovi bambini sono entrati nello “Jagoron”, un comitato che ad oggi conta 23 bambini tra i 12 e i 17 anni, molto ben istruiti sui diritti dell’infanzia, che girano nella comunità per identificare situazioni a rischio o bambini dispersi e riportare la cosa agli operatori. In questi mesi hanno segnalato e salvato diversi piccoli che vagavano da soli tra i binari, alcuni bambini costretti al lavoro minorile e altri destinati a matrimoni precoci. Sono state individuate 37 famiglie bisognose, che sono assistite per essere avviate ai programmi governativi di sostegno ai più deboli previsti a livello locale.
Un risultato importantissimo degli scorsi mesi è stato la risposta positiva di entrambi i genitori, non solo delle mamme, alla proposta di incontri e attività educative. Anche i padri della comunità ora si stanno sensibilizzando sempre più al rispetto dei bambini e all’importanza di garantire loro l’istruzione. A seguito degli incontri con i genitori, 10 di loro sono venuti al rifugio chiedendo di far iscrivere i loro figli a scuola.
SCUOLE NEI VILLAGGI RURALI
350 bambini stanno frequentando con successo la scuola, pur abitando una delle zone più povere della campagna circostante Calcutta e avendo come prospettiva media, statisticamente, la continuazione dell’analfabetismo dei genitori. Sono la prima generazione istruita di questa comunità.
CLINICHE ITINERANTI
A Chitpur circa 60 pazienti beneficiano della clinica ogni settimana (3120 pazienti in un anno). Nell’ultimo anno si sono tenute 39 giornate di controlli sanitari. Sono stati curati 5.586 pazienti (150 pazienti in ogni giornata), tra cui 1.316 bambine tra i 6 e i 18 anni, 703 bambini e 610 neonati e infanti (tra gli 0 e i 6 anni). Sono stati riparati 6 pozzi per l’acqua potabile. I bambini più piccoli soffrono di malnutrizione, diarrea, vermi intestinali, crisi allergiche, dolori al corpo, tosse e febbre, mal di testa, ferite, mancanza di appetito.
BAMBINI DEI QUARTIERI A LUCI ROSSE
Sorvegliati speciali sono poi i quartieri a luci rosse: Calcutta infatti è la città indiana con il maggior numero di prostitute; si parla di 27 quartieri a luci rosse, di qualcosa come 100mila prostitute, di cui il 40% ha meno di 18 anni. L’attenzione di Skychildren in questi anni si è focalizzata sui figli delle prostitute e sulla loro sopravvivenza in sicurezza all’interno di questi quartieri, cercando di dare protezione da sfruttamento e abusi a quasi 500 bambini, che corrono il rischio di essere avviati a loro volta alla prostituzione o di si sposarsi molto giovani.
Il progetto ha avuto inizio ad aprile 2018. Attualmente 90 bambini bisognosi di supporto stanno frequentando il centro sostenuto da Skychildren, anche se ancora non con regolarità. I bambini hanno cominciato ad essere consapevoli dei loro diritti e a riferire casi di abuso e violenze. Si sono tenuti dei meeting con le madri, che confermano la loro fiducia nel progetto e chiedono un luogo sicuro per i figli, dove possano essere assistiti nei compiti e aiutati a essere inseriti nel percorso scolastico governativo.
Lo spazio è sempre stato un problema, dal momento che la sede del Five Star Club dove si tenevano gli incontri è troppo piccola per contenere tutti i bambini che ora si presentano. “Dopo continue richieste al Ward Councillor, abbiamo ottenuto il permesso ufficiale di utilizzare uno spazio governativo – una stanza ben più grande – per 5 giorni alla settimana, dalle 4.30 alle 9 di sera”.
ATTREZZATURE MEDICHE PER L’OSPEDALE DI HOPE
L’ospedale di Hope si trova nel centro di Calcutta. Fornisce cure mediche gratuite alle persone che vivono per strada e negli slum e che non possono permettersi alcuna assistenza sanitaria. Il vivere in condizioni di così estrema povertà e promiscuità le porta a essere molto vulnerabili e soggette a malattie di ogni natura: veneree, AIDS, malattie infettive, della pelle, malaria, lebbra, tubercolosi, tifo e malnutrizione. È un ospedale di rinomata fama con medici qualificati e instancabili, offre servizi di qualità per solventi e anche grazie a queste entrate può curare gratuitamente gli indigenti. Skychildren sostiene ogni anno l’ospedale con l’acquisto di un macchinario scelto sulla base delle necessità più urgenti dei medici.
“Negli ultimi anni abbiamo donato all’ospedale le seguenti attrezzature mediche: elettrobisturi (Electrosurgical Diathermy Unit), riunito odontoiatrico (poltrona dentistica attrezzata), forcipe (strumento ostetrico per aiutare la nascita del feto nei parti difficili), alesatore ortopedico (strumento per la chirurgia protesica, ortopedica e traumatologica), Skin Graft Mesher: strumento che serve per rendere idoneo il campione di pelle che dovrà essere rinnestato sul paziente che ha subito gravi ustioni e forti infezioni”.