Monza, un sì reale per mille euro: ecco le date per i matrimoni nell’ex reggia sabauda

30 agosto 2019 | 09:45
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Monza, un sì reale per mille euro: ecco le date per i matrimoni nell’ex reggia sabauda

Tariffa base dell’affitto: 1100 euro più iva per residenti (1800 per i non residenti). La sala scelta per le celebrazioni è quella Trono.

Tornano i matrimoni in Villa Reale. La giunta municipale monzese ha pubblicato sul sito istituzionale le date in cui sarà possibile utilizzare Villa Reale per celebrare matrimoni civili. Nel 2020 ne sono state previste sette fra la metà di marzo e il 10 ottobre, tutte di sabato mattina, cui ne vanno aggiunte due per i restanti mesi del 2019, il 14 settembre e il 19 ottobre. La sala della Villa scelta per le celebrazioni è quella del Trono che conta poco meno di 100 metri quadrati di spazio e 70 posti, 40 dei quali a sedere. Tariffa base dell’affitto: 1100 euro più iva per residenti (1800 per i non residenti).

“Abbiamo un grande patrimonio che deve essere valorizzato – spiega l’assessore ai Servizi demografici, Pierfranco Maffé -. Sfruttare gli spazi di una location suggestiva come Villa Reale per celebrare matrimoni è una soluzione che va incontro alle esigenze delle giovani coppie e che, al tempo stesso, aiuta a rimpinguare la casse del Comune e del Consorzio di gestione”.

In questi primi otto mesi del 2019 sono convolate a giuste nozze 20 coppie, 12 hanno pronunciato il fatidico sì nell’ex reggia sabauda, otto a Cascina Frutteto, location alternativa messa disposizione dall’amministrazione. Le tariffe base aumentano se si sceglie di organizzare la celebrazione in una data extra calendario e anche se si decide di affittare una sala diversa da quella del Trono. A disposizione ce ne sono altre due. Con 600 euro in più si può affittare la sala a Manger, mentre con 1.000 euro in più la sala delle Feste, quella dovein passato si svolgeva il ballo delle debuttanti.

Oltre ad avere pubblicato le date, l’amministrazione ha anche messo a punto un regolamento rigidissimo. “Villa Reale è un bene culturale tutelato – aggiunge l’assessore -, l’utilizzo è soggetto ad una serie di prescrizioni vincolanti”. Esempio: solo gli sposi possono accedere con la macchina all’interno dell’avancorte, mentre gli altri dovranno lasciarla fuori e in caso di ammanchi, danni o altro le spese verranno messe in conto agli sposi.