Biglietto unico integrato e rincari Trenord. In Brianza scoppia la polemica

Regione Lombardia, nella delibera di ieri, ha dato istruzioni a Trenord di prevedere quote di rimborsi sugli aumenti più sostanziosi.
Trasporto ferroviario: cambiano le tariffe e si scatena la polemica. Il biglietto unico integrato introdotto anche nella provincia di Monza e Brianza è stato oggetto di un acceso botta e risposta tra il consigliere del Pd, Gigi Ponti, e Andrea Monti, vice capogruppo della Lega e vice Presidente della Commissione Trasporti e Infrastrutture del Pirellone.
“La Regione ha deciso unilateralmente di cancellare dal primo di ottobre i biglietti e gli abbonamenti del treno per sostituirli con le tariffe integrate. Lo ha fatto nonostante la legge regionale dia cinque anni di tempo per uniformarle e, ancora, nonostante a inizio luglio la Regione avesse garantito che non avrebbero aumentato il costo dei titoli di viaggio fino a quando il servizio ferroviario non fosse migliorato. È evidente che, dopo aver criticato con forza l’agenzia del trasporto pubblico locale per l’introduzione della tariffa integrata, che fa davvero risparmiare chi si muove con più mezzi di trasporto, oltre a rendergli la vita più semplice, la Regione si fa scudo di quella tariffa per non assumersi la responsabilità di un aumento molto consistente per chi usa solo il treno. È una manovra sbagliata, ingiustificata e contro una fascia ampia di pendolari, e mi chiedo con che coraggio la Regione si presenterà dai sindaci, anche quelli di centrodestra, per giustificare questi aumenti a fronte di un servizio non certo all’altezza” queste le parole di Gigi Ponti a commento della delibera della giunta regionale approvata ieri che mira a togliere, dal prossimo primo di ottobre, le tariffe ferroviarie in vigore, così come i titoli integrati come Trenocittà Milano e Trenocittà Monza per sostituirli con le tariffe integrate.
La replica di Monti non si è fatta attendere: “Le colpe dei rincari vanno ricercate nella volontà del sindaco di Milano di aumentare il biglietto a 2 euro e nella sudditanza dell’Autorità di Bacino, che ha impedito a Regione Lombardia di avere i tempi tecnici necessari per strutturare un sistema maggiormente armonico. L’avevamo detto chiaramente come sarebbe andata a finire – prosegue – ma qualcuno ha fatto orecchie da mercante. Lo ha spiegato bene l’Assessore Terzi: questa situazione è figlia unicamente della fuga in avanti del Sindaco Sala che, aumentando la tariffa degli biglietto Atm a 2 euro e fregandosene delle ricadute negative sui viaggiatori provenienti da fuori, ha innescato il meccanismo che ha portato all’aumento delle tariffe ferroviarie per chi, pur recandosi a Milano, non necessita di utilizzare i mezzi Atm.”
Regione Lombardia, nella delibera di ieri, ha dato istruzioni a Trenord di prevedere quote di rimborsi sugli aumenti più sostanziosi. “Questo consentirà di diminuire l’impatto in maniera importante; se anche Milano facesse altrettanto, si potrebbero azzerare i rincari. Ma a questo punto la domanda è una soltanto: Sala ha un qualche interesse a lavorare anche per chi si trova al di fuori delle mura del suo regno?”ha concluso Monti.