Atletica, Match Europa-Usa: in Bielorussia Tortu arriva “solo” quarto nei 100 metri

Lo sprinter brianzolo ferma il cronometro a 10”29, ma sperava di poter far meglio in vista dei prossimi Mondiali a Doha. Nella gara di Minsk la consolazione di essere il primo europeo al traguardo.
In rappresentanza dell’Europa indossava una divisa biancorossa, gli stessi colori anche della squadra di calcio del Monza, che sta puntando diretta alla conquista della serie B sin dalle prime giornate di campionato. Ma al brianzolo Filippo Tortu la coincidenza cromatica non è bastata per realizzare un tempo di rilievo nel Match Europa-Usa, in programma fino al 10 settembre a Minsk, in Bielorussia.
La gara, una sorta di rievocazione delle sfide che si svolgevano regolarmente tra Urss e Usa negli anni ’60, quando il calendario dell’atletica era molto meno fitto di oggi, è stata chiusa dal 21enne velocista, recordman italiano nei 100 metri con 9’’99, in 10’’29. Che è valso a Tortu, cresciuto a Costa Lambro, una frazione di Carate Brianza, il quarto posto al traguardo.
Davanti a lui, la vittoria è andata allo statunitense Mike Rodgers, uno capace di correre in carriera i 100 metri in 9’’85, che a Minsk ha fermato il cronometro a 10’’20. Sul podio Chris Belcher, secondo in 10’’25 e Demek Kemp, terzo in 10’’28, che Tortu aveva battuto al Palio della Quercia di Rovereto lo scorso 27 agosto (clicca l’articolo).
Filippo, tesserato per le Fiamme Gialle, ex studente del Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, è sembrato più impacciato del solito. Probabilmente l’ha innervosito anche l’attesa dopo la partenza falsa che ha portato alla squalifica dell’americano Isiah Young. Sicuramente ha influito il vento contrario, che si è fatto sentire a Minsk come era già successo a Rovereto.
Resta, comunque, un pizzico di delusione per la prestazione della giovane icona dell’atletica italiana. Che, dopo il 10’’21 e la vittoria due settimane fa in provincia di Trento, in Bielorussia sperava di poter far meglio (vedi qui). Soprattutto in vista degli ormai imminenti Mondiali di atletica a Doha.
In Qatar Tortu sarà impegnato sin dal 27 settembre, il primo giorno del programma iridato. Il 28, poi, sono già previste le semifinali e la finale. Quest’ultima, come da lui stesso dichiarato, è il vero obiettivo del ragazzo formatosi sulle piste di Besana Brianza e Giussano. Anzi, l’ambizione è quella di riuscire a conquistare almeno il quinto posto e con un tempo sotto i 10 secondi.
La speranza, comunque, in un buon risultato di Filippo a Doha è ancora tanta. Per il momento, però, complice anche la lesione al bicipite femorale sinistro, che l’ha tenuto lontano dalle gare due mesi, il suo miglior crono dell’anno resta il 10’’10 fatto registrare ad Oslo. Meglio di lui, per restare in Italia, ha fatto anche Marcel Jacobs, capace di scendere nel 2019 fino a 10’’03, suo attuale personale.
Per lo sprinter brianzolo di origini sarde, nella serata di Minsk, una delle poche consolazioni è essere stato il primo europeo al traguardo. Dietro di lui, infatti, sono arrivati il britannico Ojie Edoburun (10’’31), che quest’anno ha corso in 10’’04, l’olandese Chris Garia (10’’46) e il tedesco Patrick Domogala (10’’57), sulla carta capaci di coprire i 100 metri anche in 10’’22.
Il Match Europa-Usa era l’ultima occasione di Tortu per gareggiare prima dei Mondiali di Doha. Ormai il momento clou della stagione è davvero vicino. Il suo risultato in pista sarà pari alle tante aspettative?