Oggi è un anno di Berlusconi al Calcio Monza

28 settembre 2019 | 06:00
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Oggi è un anno di Berlusconi al Calcio Monza

Galliani: “Per noi è un momento meraviglioso”.

Un anno di Silvio Berlusconi al Calcio Monza. Un compleanno speciale per i colori biancorossi con la squadra in testa alla classifica di serie C e con un piano importante per il futuro: quello di ottenere una doppia promozione per andare in Serie A.
D’altronde gli investimenti fatti tra il mercato di gennaio e quello della scorsa estate hanno portato in Brianza giocatori del calibro di Brighenti, Finotto, Fossati, Bellusci, Lepore, Lamanna e Scaglia, calciatori con alle spalle già diversi campionati di serie A e B. “Il nostro bilancio è assolutamente positivo” analizza Adriano Galliani a MBNews. “Lo è per i risultati sportivi con la squadra in testa alla classifica, lo è per quello che vediamo per strada: la gente ci sta riconoscendo i giusti meriti per il lavoro che abbiamo fatto” le parole dell’Ad. del Monza, ritornato in Brianza dopo 30 anni di tanti successi al Milan.
“Le sto parlando mentre sono uscito dal Cda del Calcio Monza, abbiamo investito, da quando siamo arrivati, oltre 5 milioni di euro nelle infrastrutture” prosegue il massimo dirigente del club brianzolo. “In un anno – ha concluso Galliani – abbiamo messo a posto tante cose e tante altre verranno sistemate nei prossimi mesi. Mi faccia dire che per noi è tutto meraviglioso: al Presidente Berlusconi è tornata la vecchia passione di un tempo per il calcio, si è innamorato del Monza ed è bello sentire i cori della nostra Curva alla domenica”.
Dal presente al passato: inevitabile un commento anche da parte di Nicola Colombo, l’uomo che ha rilevato il Monza dal fallimento, riportandolo nel professionismo e consegnandolo, un anno fa, nelle mani di Fininvest: “Il momento della cessione è stato molto intenso, ero stato invitato in tante trasmissioni tv per parlare di questa cessione e mi ero anche divertito. Sono rimasto – ha concluso l’ex presidente – un tifoso del Monza, anche se prima, da massimo dirigente, ero inevitabilmente più coinvolto nelle vicende. Ora mi accontento di vedere le partite allo stadio: vedo una squadra forte, molto forte, che probabilmente potrebbe già giocare in una categoria superiore”.
A fare da trait d’union tra la vecchia e la nuova proprietà è stato Roberto Mazzo, che è rimasto nel Cda del Calcio Monza: “Un piacere ed un onore essere rimasto all’interno di questa società, ci sono i presupporti per raggiungere in futuro obiettivi molto ambiziosi”.