Parte l’anno scolastico, a Monza e in Brianza mancano centinaia di docenti e personale Ata

Molti istituti scolastici del nostro territorio sono in difficoltà. Si cercano soluzioni d’emergenza per le numerose carenze di organico. Solo i dirigenti scolastici sono al completo.
Per chi suona la campanella? E’ la domanda che in tanti, tra dirigenti scolastici, docenti, personale tecnico-amministrativo, genitori e alunni, si sono fatti con l’inizio ufficiale delle lezioni in tutta la Lombardia. Ma prendere spunto dal titolo di uno dei più famosi romanzi di Ernest Hemingway, mai come quest’anno scolastico, non aiuta a trovare la risposta giusta all’interrogativo. Perché, in pratica ovunque negli oltre mille istituti della nostra Regione, le carenze di organico si fanno sentire a tutti i livelli.
Così, di fronte a buchi numerosi e difficili da coprire, il suono della campanella è risultato stonato in molti istituti scolastici. Tanto che, in alcuni casi, le lezioni di alcune discipline, quelle in cui non si riesce a trovare un numero sufficiente di docenti o precari abilitati, non sono ancora iniziate. E si sta cercando di tappare i buchi con orari ridotti e chiusure parziali delle scuole. Un palliativo almeno in questi primi giorni, nella peggiore delle ipotesi fino a fine settembre.
A Monza e in Brianza, dove quasi 18mila studenti sono tornati sui banchi di scuola soltanto nella città capoluogo, la situazione è, tutto sommato, meno tragica che in altre zone della Lombardia. Per lo meno sul fronte dei dirigenti scolastici. Perché dopo anni, nel nostro territorio, ad ogni comprensivo ed istituto superiore ne è stato assegnato uno.
Questo traguardo è stato possibile con la nomina di 32 vincitori di concorso. Tre le scuole in reggenza: l’Istituto Comprensivo “Manzoni” di Bovisio Masciago, dove approda Michela Vaccaro dell’ITC “Morante” di Limbiate, Ic “Fratelli Cervi” di Limbiate, dove il dirigente scolastico è Alberto Sedini dell’IC “De Marchi” di Paderno Dugnano e IC “Via Pace” di Limbiate, con reggente Elisabetta Biraghi dell’IC “Giovanni XXIII” di Besana in Brianza.
Le buone notizie per la scuola monzese e brianzola, però, finiscono qui. La situazione più critica, come per il resto della Regione, è decisamente quella dei docenti. “Ne mancano centinaia – afferma Enzo Palumbo, sindacalista della Flc (Federazione lavoratori conoscenza) della Cgil Monza e Brianza – nonostante nella nostra provincia l’organico di sostegno sia stato incrementato a luglio e ad agosto, di fronte alle grosse necessità che si prospettavano, passando da una prima assegnazione di 1.114 posti ad un quasi raddoppio di 2.202”.
“La situazione – continua Palumbo – è resa molto drammatica dall’assenza di personale specializzato e dalla necessità, quindi, di assegnare i posti a supplenti senza competenze”. Mentre si studiano le soluzioni più ardite per ovviare al meccanismo contorto con il quale vengono reclutati i docenti, non c’è nulla da sorridere anche se si allarga il discorso ai Dsga (Direttore servizi generali e amministrativi) e al personale Ata (Amministrativo, tecnico e ausiliario).
“Per i Dsga sono stati nominati Assistenti amministrativi facenti funzione su quasi il 50 per cento delle scuole – spiega il sindacalista della Cgil – intanto è stato necessario un interpello del Provveditorato di Monza e Brianza, guidato da Mavina Pietraforte, per coprire ancora 9 scuole con Assistenti disponibili a svolgere funzioni superiori (Dsga-Elenco scuole scoperte)”.
Per il personale Ata, l’Ufficio scolastico regionale ha cercato di correre ai ripari. Ma l’impressione è che si tratti della classica toppa che non riesca a coprire l’ormai annoso buco. Che, tra l’altro, per l’anno scolastico 2019/20, è stato allargato ancora di più dalle conseguenze del boom di pensionamento nel pubblico impiego dovuto alla quota 100.
“L’organico Ata è assolutamente insufficiente a far fronte a diversi problemi, strutturali e di risorse umane – afferma Palumbo – ci sono molte unità di personale con mansioni ridotte per salute e vige il divieto di supplenza per assenze. Il 10 settembre è stata concessa una ulteriore assegnazione di 14 posti ad un primo incremento di 30 posti, portando la dotazione complessiva di organico per Monza e la Brianza a 2.532 posti”. Chissà se basteranno a quest’anno scolastico per arrivare dignitosamente al traguardo del giugno 2020.