Seveso, ecco le richieste del Pd. “Per svegliare dal torpore l’amministrazione leghista”

Il capogruppo Anita Argiuolo accusa la giunta leghista di non aver ancora fatto nulla di visibile per la città, a un anno dalle elezioni. Tra le sue prime proposte, pista ciclabile e più trasparenza.
Dopo l’inaspettato cambio di governo di fine estate, sembra che anche il Pd locale abbia ritrovato la voglia di alzare la testa. Reagendo, in primo luogo, a ciò che riguarda più da vicino il proprio comune. «Ormai è trascorso più di un anno dall’insediamento a Seveso della maggioranza di centrodestra capitanata dalla Lega, e ben poco è visibile della loro azione politica e amministrativa – accusa per esempio Anita Argiuolo, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Seveso».
Ironizzando su quello che era stato lo slogan della campagna delle amministrative del 2018 della Lega («Seri, concreti, veloci») Argiuolo punta il dito contro alcuni nodi ancora irrisolti o problematici, dal trasferimento delle classi quinte della “Enrico Toti”, con conseguente ricorso al Tar, all’organizzazione del personale comunale («che è tutto ancora un caos, un fuggi fuggi di funzionari con qualifiche dirigenziali e di settore»), fino alla mancanza di risposte (si veda il caso Seveso Futura) e lo stallo sulla questione sottopassi.
«Il gruppo consigliare del Partito Democratico ha intrapreso una serie di iniziative per svegliare dal torpore questa
amministrazione» annuncia Argiuolo. Tra le prime proposte di questo autunno, il Pd sevesino si è mosso in favore della mobilità sostenibile e della trasparenza degli atti comunali. Tramite un’interrogazione, formale, infatti, è stato chiesto il perché della rimozione della cartellonistica indicante la pista ciclabile in via Cacciatori delle Alpi: mancherebbe infatti proprio la pista ciclabile per completare il progetto di riqualificazione previsto dalla convenzione sottoscritta tra Regione e comune nel 2007.
Argiuolo ha poi protocollato una mozione per «dare una spinta ad un lavoro costante di adeguamento culturale, organizzativo e procedurale nei processi d’informazione nell’era del digitale», partendo dal principio che l’amministrazione comunale sevesina sia allineata ai principi di trasparenza da un punto di vista solo formale, non sostanziale. «Il canale internet e il sito del comune assolvono al diritto dei cittadini di essere puntualmente informati senza faticose burocrazie? I nostri regolamenti sono in linea con le nuove tecnologie o sono più calibrati rispetto a processi burocratici che assorbono risorse tempo e denaro al solo fine di salvaguardare un centro di potere anacronistico?» si chiede Argiuolo, rivolgendosi a sindaco e giunta per «sviluppare e consolidare processi organizzativi che favoriscono la massima fruibilità digitale degli atti e documenti che costituiscono l’azione amministrativa».