Attualità

Seveso, un nuovo inizio anche per i bambini della “Toti”

Gli alunni sono stati trasferiti per sovraffollamento all'interno della "Leonardo Da Vinci" dopo mesi di infinito tira e molla tra genitori e amministrazione.

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A settembre la campanella suona per tutti. Anche per le quattro classi quinte della scuola primaria “Enrico Toti” di Baruccana, a Seveso, infine trasferite per sovraffollamento all’interno della “Leonardo Da Vinci” dopo mesi di infinito tira e molla tra genitori e amministrazione.

Una decisione presa nonostante le proteste e che comunque, sottolineano dal municipio, sarà momentanea, in vista dei lavori di riqualificazione e ampliamento della struttura di Baruccana («anche se nessuno ci ha ancora detto chiaramente quando durerà» è il commento amaro di una mamma).

I genitori, infatti, avrebbero preferito una soluzione che permettesse ai loro figli di continuare a frequentare la scuola dove avevano trascorso i primi quattro anni del ciclo delle elementari: a lungo era stata caldeggiata l’ipotesi di ricorrere a dei moduli prefabbricati, ipotesi poi ritenuta troppo costosa e bocciata in toto dall’amministrazione. Per contro il trasferimento alla “Leonardo Da Vinci”, il plesso scolastico di via De Gasperi che ospita le medie inferiori, aveva fatto storcere il naso a più di un genitore, anche perché, a estate ormai inoltrata, erano sorti dei seri dubbi sulle effettive condizioni dell’edificio, ritenute a rischio sicurezza.

Forse anche per questo il sindaco Luca Allievi, in occasione del primo giorno di scuola, ha voluto rassicurare l’opinione pubblica delle condizioni della “Leonardo Da Vinci”, con un comunicato stampa unito a 13 foto (qui sotto, ndr) che testimoniano di aule e servizi igienici, se non proprio all’ultima moda, ordinati, puliti e più che dignitosi.

«E ci mancherebbe altro – commenta ironica la rappresentante d’istituto Milena Mauri -. Al nostro primo sopralluogo (avvenuto durante la pausa estiva su richiesta dei genitori, ndr) la situazione non era certo questa, ma siamo contenti che abbiamo provveduto. Ci hanno invitato, con brevissimo avviso, a fare un secondo sopralluogo mercoledì: non sono un tecnico ma per quello che posso vedere sembra tutto in ordine. Li ringraziamo, anche se ci chiediamo come mai questi lavori di miglioramento non siano stati fatti gli scorsi anni, quando si trattava di ospitare gli alunni della “Collodi”».

Mauri, che assieme ad altri genitori ha accolto i bambini nella “nuova” scuola, ha sottolineato che a controllare che tutto si svolgesse con ordine c’erano persino dei carabinieri: «Una misura davvero non necessaria».

Forse l’amministrazione temeva un’altra manifestazione come quella del 30 giugno. E d’altra parte per la giunta la soluzione migliore era proprio quella del distaccamento alla “Leonardo Da Vinci”: inutile, se non proprio impossibile, cercare un’alternativa.

«Nonostante i pareri espressi da tecnici e professionisti del settore e anche dall’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza alcuni genitori hanno proseguito una campagna di disinformazione arrivando al punto di affermare che la “Leonardo da Vinci” non era nelle condizioni di ospitare il distaccamento della “Enrico Toti” e sostenendo tale falsa tesi con alcune fotografie scattate intorno a Ferragosto – ha sottolineato Allievi -. Siccome penso che il tempo sia galantuomo, sapendo con certezza che gli annuali lavori estivi di manutenzione ordinaria si sarebbero conclusi entro la data di oggi, primo giorno di scuola, a suo tempo ho ritenuto opportuno non commentare le “fake news” diffuse dal solito manipolo di genitori provocatori, lo stesso che aveva strumentalizzato gli alunni contro l’Amministrazione Comunale nella finta “camminata” trasformata in manifestazione non autorizzata dalla Questura dello scorso 29 giugno. La realtà che tutti si sono trovati di fronte stamattina è stata quella di una scuola “Leonardo da Vinci” in ordine e pulita e di un servizio di navette gratuito, per il tragitto via Gramsci-via De Gasperi e ritorno, puntuale e organizzato. Tengo a sottolineare che anche alla “Enrico Toti” sono stati eseguiti importanti lavori di manutenzione ordinaria, in attesa che l’anno prossimo inizino i lavori di ampliamento dell’istituto in modo da risolvere al meglio il problema del sovraffollamento del plesso. Non ho altro da aggiungere se non augurare a tutti gli studenti di Seveso un sereno anno scolastico di studio e agli insegnanti e al personale non docente un buon lavoro».

Una conclusione conciliante che però non nasconde una dura presa di posizione nei confronti dei genitori. Che, oltre ad allegare alcune foto scattate ad agosto all’interno della “Da Vici” (qui sotto, ndr), replicano: «Le nostre non erano fake news: è un fatto certificato dall’intervento dei carabinieri che la “Leonardo Da Vinci”, in quelle condizioni luride e fatiscenti, non era in grado di ospitare bambini. E non lo era quando il sindaco lo ha affermato al consiglio comunale aperto a luglio, come non lo era ai tempi della delibera di giunta notificata il 9 agosto che imponeva il trasferimento dei bambini, dove peraltro si affermava esplicitamente che in Leonardo da Vinci non vi era bisogno di lavori». A parlare è un gruppo di mamme, tra cui Milena Mauri ed Erica Masiero, che si erano fatte portavoce delle istanze dei genitori della “Toti”, e che già nei mesi scorsi avevano lamentato la mancanza di un vero confronto con l’amministrazione di Seveso.

«Nonostante le formali richieste in questo senso, non ci è mai stato fornito nessun certificato dei Vigili del Fuoco che conforti quanto dice il sindaco – aggiungono -. Abbiamo fatto fare una consulenza tecnica per analizzare costi e benefici del trasferimento: ne è risultato che i costi del trasferimento in merito ai lavori necessari non erano giustificabili. Il tutto a tacere dei costi di trasporto e imbiancatura».

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