Il Comitato ancora sul piede di guerra contro i maleodori della Tagliabue Gomme

Oltre agli odori di pneumatico e alle zanzare da qualche settimana sono iniziati i lavori dell’azienda che continuano h24.
Sono ancora sul piede di guerra i residenti del quartiere di San Fiorano a Villasanta. L’annuncio del Comune e le parole di soddisfazione del sindaco Luca Ornago in merito ai controlli dell’aria effettuati nel mese di agosto (clicca qui) nella zona della Tagliabue Gomme non ha sortito alcun effetto positivo e non è bastato a rasserenare gli animi di persone che da anni convivono con l’odore acre di pneumatico che in certi periodi dell’anno diventa più violento che mai. Odore che, sommato al caldo torrido dei mesi scorsi, ha causato in più di un’occasione malori e corse al pronto soccorso da parte di alcuni residenti della zona adiacente all’azienda (clicca qui).
A non andare giù al Comitato “Cambiamo Aria” è prima di tutto la comunicazione diffusa dal Comune i giorni scorsi. “Non sono stati effettuati due controlli ma solo uno nella giornata del 30 agosto e l’Arpa è stata sollecitata direttamente da noi – denunciano i rappresentanti del Comitato Cambiamo Aria- La situazione continua a essere critica e peggiora giorno dopo giorno. Abbiamo ormai raggiunto il culmine. Oltre all’odore, abbiamo il problema delle zanzare che è ormai una vera e propria piaga per noi. Sono talmente numerose che non possiamo più nemmeno stare nel giardino delle nostre case. Abbiamo i nostri dubbi quindi che i lavori di bonifica antizanzare previsti dopo ogni pioggia all’interno delle aree esterne della Tagliabue Gomme siano effettivamente stati fatti. Mettere le pastiglie larvicida nei tombini non basta!”.
Ai problemi ormai cronici causati dell’azienda di pneumatici, in queste ultime settimane si sono sommati anche quelli dei rumori molesti giorno e notte. “I lavori di ampliamento dell’azienda – hanno concluso i rappresentanti del Comitato Cambiamo Aria- proseguono 24 ore su 24 e di notte non riusciamo a dormire per il rumore prodotto dai muletti e dagli allarmi dell’azienda che continuano a suonare”.