San Gerardo: ecco l’acceleratore lineare da 3 milioni di euro per la lotta ai tumori

Il San Gerardo inaugura il nuovo acceleratore lineare. Uno strumento per una miglior lotta contro il cancro
Un taglio del nastro che ha una doppia valenza. Da una parte Monza si conferma un’eccellenza in ambito sanitario. Dall’altra, oggi, il cancro ha un nuovo nemico. Presso il San Gerardo è infatti stato inaugurato il nuovo acceleratore lineare Versa HD. Un macchinario di ultima generazione, capace di rispondere alle crescenti sfide nella lotta al cancro.
È successo ieri pomeriggio, lunedì 30 settembre. Del nuovo macchinario potranno beneficiare circa 40 pazienti ogni giorno. Merito di Cancro Primo Aiuto Onlus, al suo contributo economico a cui si è aggiunto quello di Regione Lombardia per un totale di 3milioni e 349 mila euro.
“Questa – ha dichiarato Mario Alparone, direttore sanitario del San Gerardo – è solo la prima di una serie di tecnologie che andremo ad inaugurare entro la fine dell’anno. Oltre all’acceleratore avremo presto la famosa 3 Tesla e l’angiografo biplano. Un parco di investimenti – conclude il direttore – che cuba circa 7,4 milioni di euro“.
Quella inaugurata oggi è quindi una macchina che, spiega l’assessore al Welfare Giulio Gallera – rispecchia lo sforzo di Regione per consentire ai nostri clinici di avere il meglio che la tecnologia mette in campo. Solo quest’anno abbino investiti 300 milioni di euro in ambito sanitario. Circa 500 tra il 2017/18. Uno sforzo importante – chiosa – che Regione ha fatto in modo autonomo e non su capitoli Nazionali. L’obiettivo – conclude l’assessore – è quello di rendere i nostri ospedali sempre più competitivi così da poter tenere qui i nostri medici”. Dello stesso avviso è stato il vice di Regione, Fabrizio Sala: “Grazie a tutti. Grazie alla comunità che si raduna attorno ai presidi sanitari come Cancro Primo Aiuto e Donna SiCura. Quella di oggi – ha quindi concluso Sala – è l’inaugurazione di un macchinario, ma è soprattutto la conferma di una squadra efficiente”.
DI COSA SI TRATTA?
A spiegarlo è stato Stefano Arcangeli responsabile unità operativa complessa di radioterapia al San Gerardo. “Anche il San Gerardo oggi corre in F1″. Parole, le sue, dette non a caso. Monza è un’eccellenza in ambito motoristico. È un’eccellenza anche in ambito medico con una equipe – parafrasando le parole del dottor Stefano Arcangeli – che corre a tutto gas.
Il nuovo acceleratore – ha spiegato Arcangeli – è in grado di irradiare con precisione millimetrica lesioni tumorali situate in tutto il corpo agendo alla stregua di un bisturi virtuale. In più – precisa – è capace di massimizzare il controllo della malattia, limitando drasticamente l’irraggiamento dei tessuti sani circostanti. In ultima analisi – conclude – produce una minor tossicità, mentre la sua maggiore efficacia aumenta la possibilità di guarigione”. Anche se è ancora presto per parlare di % “questa nuova tecnologia – conclude Arcangeli – è un primo grande passo verso una maggiore ambizione curativa“.
Ascoltiamo le comunicazioni del direttore sanitario Mario Alparone e la spiegazione del dottor Stefano Arcangeli: