Autodromo di Monza, il comitato per il Parco denuncia il taglio di oltre 100 alberi

14 ottobre 2019 | 00:02
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Autodromo di Monza, il comitato per il Parco denuncia il taglio di oltre 100 alberi

Gli ambientalisti brianzoli puntano il dito contro la gestione scellerata e la nuova convenzione firmata con Liberty Media.

Altro che 55 alberi, la scorsa estate all’interno dell’Autodromo ne sono stati tagliati circa 100, molto il 30% dei quali sani. La denuncia arriva dal comitato per il Parco che nel corso di una conferenza stampa ha puntato il dito contro l’intervento di disboscamento effettuati ad agosto che ha suscitato più di una polemica. La denuncia degli ambientalisti, tuttavia, non si ferma qua, ma va oltre e chiama in causa la nuova convenzione siglata con Liberty Media lo scorso settembre.

“Il taglio di oltre un centinaio di alberi effettuato a Ferragosto  – spiega Bianca Montrasio, portavoce del comitato – anticipa quello che potrà avvenire in modo più massiccio dei boschi e dei prati dell’area del circuito per effetto del contratto stipulato fra Liberty Media e Aci”.

Essenze che non sarebbero solo Robinie così come dichiarato, ma si tratterebbe anche di Querce, Aceri e Tigli molti dei quali in perfetta salute. I problemi, per gli ambientalisti, tuttavia, non finirebbero qua. La nuova convezione conterebbe infatti una sorta di “velocizzatore” delle licenze, vale a dire una “Conferenza permanente dei servizi per il rilascio di permessi pareri, autorizzazione  atti di assenso necessari alla realizzazione dei progetti e degli interventi di qualunque natura essi siano”.

Se ne deduce, scrivono gli ambientalisti in un comunicato, che Liberty media disporrà gli interventi e la conferenza e si adeguerà alle richieste accelerando i tempi delle autorizzazioni, esautorando completamente la Soprintendenza. Poi, di attualità c’è anche la questione Gerascia e dei giorni in cui sarebbe effettivamente disponibile al pubblico.

Il sindaco Dario Allevi parlato di bufala in relazione alla voce secondo la quale sarebbe disponibile solo 30 giorni l’anno e ha aggiunto che la nuova convenzione a riguardo è uguale a quella precedente. Gli ambientalisti confermano, ma aggiungono anche che è Sias ad avere facoltà di chiuderla quando lo ritiene opportuno ad esempio per motivi commerciali e siccome i tempi sono cambiati il rischio di vederla chiusa spesso è molto alto.