Autodromo Monza, simulazione di guida: scenari all’avanguardia per gli pneumatici

22 ottobre 2019 | 10:43
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Autodromo Monza, simulazione di guida: scenari all’avanguardia per gli pneumatici

Nel tempio della velocità la società Skydrive mette a disposizione dei piloti due simulatori in grado di preparali al meglio per le corse in pista. Ora il livello di virtualizzazione è alto anche per gli pneumatici.

La competizione nel mondo dei motori sportivi si gioca sul filo dei millesimi di secondo. Che spesso possono fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta, tra incassi milionari e concenti perdite di investimenti. Ecco perché arrivare preparati in pista e nel miglior modo possibile alle sfide decisive è il primo obiettivo di chi fa parte del motorsport: squadre, piloti professionisti, tecnici e ingegneri.

L’Autodromo di Monza su questo fronte non smentisce la sua fama di Tempio della velocità e guarda dritto al futuro. Con un polo tecnologico di ricerca creato attorno a due simulatori di guida professionale AVEHIL (Advanced Vehicle Engineered with Human Inside Loop), un sistema prodotto e commercializzato dalla società Skydrive.

Simulatori, destinati specificatamente alle squadre corsa, che stanno diventando sempre più importanti sia su scocca monoposto, per piloti professionisti, sia su scocca GT (Gran Turismo) rivolta, nell’apposita versione software, anche a piloti amatoriali. Ed ora a Monza questi strumenti altamente tecnologici garantiranno qualcosa in più: la comprensione e virtualizzazione degli pneumatici, un elemento fondamentale della guida in pista.

Per raggiungere questo risultato, che permette di conoscere i cicli termici, i picchi e le perdite di grip, Skydrive, società italiana nata nel 2015 per simulare la guida in auto da competizione, ha pubblicamente annunciato la collaborazione con Megaride, una startup innovativa, spin-off dell’Università Federico II di Napoli. Che è specializzata nell’analisi e nella modellazione dello pneumatico attraverso modelli fisico-matematici del comportamento in real-time dei veicoli.

“Ci muoviamo tra il mondo reale e virtuale – spiega Damiano Capra, Chief Experience Officer MegaRide – per gli pneumatici abbiamo modelli calibrati con sensori sulla macchina reale e poi portati in laboratorio in modo da essere utilizzati dal simulatore di guida”. “Siamo in grado di testare virtualmente fino ad 8 temperature diverse dello pneumatico – continua – possiamo anche simulare l’effetto e la performance di uno pneumatico quando in pista finisce sul cordolo o un ostacolo”.

La novità legata agli pneumatici è solo l’ultimo tassello di un percorso che vede l’Autodromo di Monza all’avanguardia nella simulazione di guida. Skydrive, infatti, ha fatto della sua sede, posta all’interno della tribuna centrale dell’Eni Circuit, un avamposto verso il futuro. Con due sale simulazione, una sala briefing, un’area relax e attrezzatura da palestra per allenamenti combinati “palestra/simulatore”.

Il sistema AVEHIL, un laboratorio di ricerca dedicato alla formazione dei piloti durante la loro stagione agonistica e nei cruciali passaggi di categoria, ha caratteristiche innovative per il simulatore su scocca monoposto e per quello su scocca GT. Dall’impianto frenante Brembo alla postazione telemetria, dal sistema grafico con schermo semicilindrico ad una struttura per ovviare alla cybersickness, un malessere fisico e psicologico che può essere provocato anche da condizioni di moto simulato.

Inoltre l’architettura AVEHIL, che è in grado di virtualizzare qualunque vettura di qualunque categoria automobilistica e mette a disposizione molti circuiti virtuali, consente la connessione tra centraline ed espansioni dell’auto reale e simulatore per poterle testare, sviluppare e validare.

“Nella nostra attività lavoriamo molto anche sull’aspetto umano del pilota, soprattutto giovane, che, grazie al simulatore, impara a trasformare la pressione in positività e a visualizzare situazioni fino al punto di saperle gestire con sicurezza in pista” spiega Cristiano Giardina, CEO Skydrive.

“Per questo con AVEHIL sottoponiamo il pilota a tipologie di training psico-fisico con livelli crescenti di stress e, tra gli strumenti, abbiamo anche una speciale t-shirt per acquisire dati biometrici durante le sessioni di guida – continua – inoltre abbiamo creato un “ghost” dinamico e adattivo, che introduce un elemento reale con il quale il pilota deve interagire durante l’allenamento per valutare traiettorie e sorpassi”.

L’innovazione messa a disposizione di chi lavora nel mondo motorsport è in costante evoluzione.  Come dimostra anche la collaborazione tra Skydrive e Vi-Grade, fornitore di prodotti e servizi software per applicazioni avanzate nel campo della simulazione. “I modelli di auto virtuali nascono da un processo di raccolta dati ed analisi  – Andrea Bianchetti, Pre-Sales Engineer Vi-Grade – stiamo cercando di raffinare sempre di più il set-up e il design delle vetture in simulazione in modo da testarle con sempre maggior efficacia prima ancora di procedere alla realizzazione di un prototipo”.

Il percorso condotto da Skydrive è condiviso anche dalla direzione dell’Autodromo di Monza. “Il livello di simulazione raggiunto oggi è veramente elevati, con notevoli vantaggi scientifici su meccanica e piloti” afferma Pietro Benvenuti, Direttore Generale Monza Eni Circuit.

Alla innovazione tecnologica nel settore motorsport un contributo importante può e deve arrivare anche dalla formazione accademica. All’Università di Pavia si svolgono due corsi post-laurea per specializzare giovani ingegneri in “Race Engineering” e in “Design and development  of vehicle dynamics”.

“Si tratta di percorsi di un anno impostati con una didattica integrata grazie alla collaborazione con partner aziendali e professionisti – spiega Carlo Rottenbacher, PhD Meccanica Applicata Università di Pavia – sono previsti work-shop, circa 6 mesi di tirocinio in azienda e 11 giorni sulla pista di Vairano a stretto contatto con vetture automobilistiche, ingegneri e piloti”.