A Briosco “Halloween & friends”: i manifesti originali dei film di John Carpenter

21 ottobre 2019 | 00:00
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A Briosco “Halloween & friends”: i manifesti originali dei film di John Carpenter

Domenica 27 ottobre, a partire dalle 17.30 si terrà la conferenza di apertura dell’esposizione.

Appuntamento da non perdere dal 27 al 31 ottobre a Briosco: la sala polifunzionale in via Pasino 26 ospiterà la mostra “Cinemanifesti. Halloween & friends – Carpenter: tutti i manifesti originali”. Verrà esposta la collezione completa dei manifesti originali americani dei film di John Carpenter.

Domenica 27 ottobre, a partire dalle 17.30 si terrà la conferenza di apertura dell’esposizione, a cura del relatore Federico Colombo, collaboratore del Museo del Manifesto Cinematografico di Milano. L’evento, organizzato dell’assessorato alla Cultura del Comune di Briosco, ha il patrocinio della provincia di Monza e Brianza in collaborazione con il Museo del Manifesto Cinematografico e la Pro Loco di Briosco.

La mostra resterà aperta dal 28 al 31 ottobre dalle 16.00 alle 18.00. Giovedì 31 ottobre dalle 18.00 alle 22.00.


JOHN CARPENTER

Regista, compositore, musicista, attore, produttore cinematografico e recentemente anche creatore di fumetti, Carpenter è conosciuto soprattutto per i suoi lungometraggi (“Halloween”, “1997: Fuga da New York”, “Grosso guaio a China Town”, “Christine la macchina infernale” per citare alcuni tra i più famosi) dove una fotografia e illuminazione minimalista e colonne sonore realizzate da lui stesso immergono in atmosfere spesso horror che diventano riflessione critica sulla società capitalistica americana e dove si indaga sul rapporto tra bene e male mettendo in discussione i valori della società moderna.

I 20 manifesti esposti, creati per i suoi film da designer o artisti come Drew Struzan (“La cosa”) in un periodo che spazia dai primi anni ’70 al 2010, nel non facile tentativo di condensare trame, atmosfere e messaggi in un unico foglio con cui attrarre il pubblico al cinema, hanno contribuito in modo essenziale alla carriera di Carpenter diventando essi stessi veri e propri “cult”, ricercati e collezionati: opere d’arte, senza dubbio.