A Desio Lega e PD ai ferri corti sugli aumenti del biglietto dei treni

I pendolari hanno dovuto dire addio definitivamente all’abbonamento solo treno per passare a quello integrato.
Oggi è il primo vero giorno di stangata Trenord: i pendolari hanno dovuto dire addio definitivamente all’abbonamento solo treno per passare a quello integrato, ovvero un unico biglietto che comprende il viaggio in treno e l’utilizzo del trasporto pubblico locale anche per chi, il trasporto pubblico locale oltre al treno, non lo usa. Risultato: l’abbonamento mensile che fino al mese scorso costava sulle 50 euro, ora è arrivato a superare le 70. E mentre i pendolari subiscono e mettono mano al portafoglio, i politici si dividono e si rimbalzano le responsabilità: chi l’ha voluto questo rincaro delle tariffe? Il PD oppure la Lega?
A Desio, il Sindaco Roberto Corti si scaglia contro il Carroccio
“Un danno inaccettabile per i pendolari, desiani e non solo: il prezzo per chi usa solo il treno partendo da Desio crescerà da 46,50 a 70 euro! – dichiara Corti – Trenord sostiene che rimborserà la differenza, ma da quel che si apprende, le modalità – se mai verranno concretizzate – saranno più lunghe di certi treni che non arrivano mai. Da luglio esiste finalmente l’integrazione tariffaria adottata dal Comune di Milano, dai Comuni dell’area metropolitana e della Brianza, che ha introdotto vantaggi economici per chi usa il treno più i mezzi pubblici locali per spostarsi: oggi il viaggio comprensivo di uso di treno, metro e mezzi di superficie da Desio a Milano è diminuito da 4 euro a 2,80 euro! È questa la linea da seguire, ma Regione, non capiamo perché, invece di trovare la soluzione più adatta alle esigenze dei pendolari, ha pensato bene di cancellare l’abbonamento “monomodale”. E oggi chiede a Trenord di annunciare rimborsi che non si sa se e quando – e dopo quante fatiche burocratiche, anche digitali – i cittadini potranno incassare. E la Lega, partito del presidente Fontana e dell’assessore Terzi, oggi in stazione protestava. Protestava contro se stessa?”.
La Lega protesta in stazione: “basta con le fake news”
La causa di tutto? La fretta del sindaco di Milano (PD) di attuare la tariffa unica, senza tenere conto di tutti i disagi che ne sarebbero derivati. Ne sono convinti i rappresentati del Carroccio che hanno deciso di protestare proprio fuori dalla stazione distribuendo ai pendolari volantini per spiegare che “l’aumento degli abbonamenti per chi utilizza solo il treno, non è stata una scelta della Lega come loro vogliono far credere. La Regione – dicono – sta lavorando come sempre per mettere una pezza a lavori frettolosi che hanno portato a questi risultati”.
Insomma, pare che ora la colpa sia proprio del sindaco di Desio: “Il sindaco Roberto Corti (tesserato al PD) aveva affermato che con il nuovo biglietto unico integrato voluto dal comune di Milano con il sindaco Beppe Sala (tesserato al PD) ci sarebbero stati benefici per i pendolari desiani e brianzoli – scrivono i leghisti – ma con l’entrata in vigore del nuovo sistema sono emerse le criticità soprattutto per gli utenti brianzoli che usano solo il treno e non i servizi ATM. Per questo Regione Lombardia aveva chiesto al comune di Milano che il nuovo sistema tariffario entrasse in vigore solo dopo avere chiarito e risolto i meccanismi che avrebbero causato rincari ad una parte dei pendolari. Ma il comune di Milano, sostenuto da alcuni sindaci brianzoli come quello di Desio, ha voluto procedere per la sua strada, infischiandosi dei problemi che si sarebbero generati”.