
Ma cosa accade quando soffriamo di dolore alla spalla? Perché accade? E soprattutto, quali sono i rimedi più efficaci per tornare subito in forma?
Non ci pensiamo molto spesso, ma le spalle svolgono un ruolo importantissimo nella nostra interazione con il mondo circostante. Questa articolazione è all’origine della mobilità di tutto il braccio, mani comprese, e influisce in modo determinante anche sulla postura. Ma cosa accade quando soffriamo di dolore alla spalla? Perché accade? E soprattutto, quali sono i rimedi più efficaci per tornare subito in forma?
Innanzitutto, è d’obbligo una precisazione: il dolore alla spalla non è, salvo nel caso di contusioni, un disturbo che affligge tutti allo stesso modo. In particolare, il fattore età ha un ruolo importante nella definizione delle categorie più sensibili. Dopo il mal di schiena, ad esempio, è una delle cause di malessere più frequente nelle persone che hanno più di 40 anni; negli adolescenti rappresenta un fattore di sofferenza temporanea (si pensi ai giovani che portano zaini sempre più pesanti) o, più raramente, può essere legato a una postura scorretta durante le ore di scuola o di studio.
L’estesa mobilità della spalla si deve al fatto che questa articolazione è una delle più versatili di tutto il corpo: si muove in quasi tutte le direzioni con un’ampiezza angolare davvero impressionante. Gesti in apparenza molto semplici si devono a una particolare anatomia, costituita in sostanza da un perfetto sistema di ossa (clavicola, scapola e omero), muscoli (in particolare il deltoide, il trapezio, il muscolo grande rotondo e il piccolo rotondo, il dorsale e il sottoscapolare), tendini e legamenti. Il complesso di muscoli, tendini e legamenti che fanno muovere le ossa della spalla è detto cuffia dei rotatori.
Comprendere cosa c’è all’origine del dolore alla spalla è fondamentale per evitare un’improvvisa riduzione della mobilità del braccio. Le cause del disturbo sono però diverse: si va dal banale trauma o contusione a varie tipologie di infiammazione dei tessuti molli (borsite o tendinite), fino alla osteoartrosi, una malattia della cartilagine dovuta essenzialmente al naturale invecchiamento.
Le infiammazioni sono spesso causate da sforzi, traumi o eccessivo utilizzo.
Casi diversi possono interessare punti differenti dell’articolazione della spalla: si parla ad esempio di borsite quando si infiammano le borse, piccoli cuscinetti ripieni di liquido che proteggono le ossa da attriti e sollecitazioni; la tendinite è invece l’infiammazione che riguarda direttamente uno o più tendini della spalla, tipica di chi pratica sport come il tennis e il nuoto; la cosiddetta ‘sindrome da conflitto della cuffia dei rotatori’ è causata dalla compressione e dallo sfregamento dei tendini contro l’osso. Infine, è piuttosto frequente anche il disturbo chiamato “spalla congelata” (in termini scientifici “capsulite adesiva”), che si verifica quando – per via di un trauma – un soggetto tende a non muovere la spalla per evitare il dolore: un uso limitato e intermittente porta però all’insorgere di un’infiammazione, causa di fastidiose aderenze che provocano ulteriori difficoltà di movimento.
Cosa fare, quindi, per ridurre il dolore, contrastare un’eventuale infiammazione e riacquistare la completa mobilità? Ovviamente il primo consiglio sarà sempre quello di rivolgersi a un medico, un fisioterapista o uno specialista: farsi visitare, valutare eventuali anomalie e studiare una cura su misura per il paziente è certamente il punto di partenza più ovvio. Nel caso in cui non fosse possibile consultare immediatamente un medico, si possono tentare alcuni approcci preliminari autonomamente. In alcuni casi è sufficiente seguire questi accorgimenti perché il dolore scompaia spontaneamente. Parliamo quindi dei suggerimenti più semplici e di rapida applicazione.
Ilcalore
Un rimedio efficace e immediato è il calore: non di rado, infatti, si sottovalutano le capacità terapeutiche di un metodo così facile. Prova quindi a tenere in caldo la spalla, avvolgendola con tessuti come la lana. Applica una borsa termica, avendo cura di frapporre uno spesso strato di stoffa tra la borsa calda e la pelle, per evitare ustioni. Esistono anche specifiche bende e cerotti da applicare sull’articolazione, che sviluppano calore gradualmente e in modo prolungato.
Leggera fisioterapia
Alcuni esercizi fisioterapici (anche in mobilitazione passiva) possono contribuire ad alleviare il fastidio. Spesso non sono sufficienti a risolvere lo stato di dolore cronico o di infiammazione, ma certamente sono utili in caso di disturbi lievi e temporanei. Un semplice allungamento (stretching) è inoltre un’ottima forma di prevenzione per dolori futuri.
Sono molteplici gli esercizi utili, ne consigliamo qui uno tra i più semplici:
- In posizione eretta, gambe leggermente divaricate e braccia lungo i fianchi, rilassa le spalle.
- Solleva le spalle cercando di mantenere una postura dritta. Mantieni la posizione per cinque secondi.
- Rilassa nuovamente le spalle per cinque secondi.
- Ora muovi le spalle indietro avvicinando le scapole. Mantieni la posizione per cinque secondi.
- Torna nella posizione di riposo per altri cinque secondi.
- Spingi le spalle verso il basso e mantieni la posizione per altri cinque secondi.
- Rilassa le spalle e poi ripeti altre 9 volte.
Approccio “RICE”
In caso di trauma alla spalla, è spesso consigliato un approccio detto “RICE”, dall’acronimo inglese delle parole:
- Rest (riposo): tenere a riposo assoluto la spalla per 48 ore.
- Ice (ghiaccio): applicare del ghiaccio sulla spalla in una borsa adatta allo scopo, per 20 minuti ad intervalli di un’ora, almeno 6-8 volte al giorno.
- Compression (compressione): per ridurre il gonfiore applicare un bendaggio sulla spalla, ad esempio tramite una fascia elastica.
- Elevation (elevazione): anche quando si è distesi, tenere la parte dolorante più in alto del cuore: ad esempio, usare uno o più cuscini mentre si è sdraiati a letto.
Farmaci ed elettrostimolazione
Se i rimedi home made non funzionano, è proprio giunto il momento di rivolgersi a un medico: potrà prescrivere antidolorifici, antinfiammatori e corticosteroidi in base ai casi specifici. A volte verrà prescritta anche una cura con ultrasuoni, al fine di scaldare i tessuti profondi e sfruttare al meglio le proprietà terapeutiche del calore. In caso di “spalla congelata”, inoltre, si può ricorrere al TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation, ovvero elettrostimolazione nervosa transcutanea): servirà a inibire gli impulsi nervosi superficiali per ridurre la sensazione di dolore.