“La Brianza cambia clima”: i comuni del Seveso uniti per la sostenibilità

9 ottobre 2019 | 09:34
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“La Brianza cambia clima”: i comuni del Seveso uniti per la sostenibilità

Firmato il patto tra i comuni del bacino del Seveso per azioni condivise in risposta al cambiamento climatico. Con un’attenzione particolare al tema energetico.

I cambiamenti climatici ormai sono così evidenti che non si tratta nemmeno più di stabilire se siano reali, ma, semplicemente, di capire come provare ad affrontarli. E proprio il tentativo di trovare una strategia comune sul territorio è stato l’obiettivo della conferenza “La Brianza cambia clima”, che lo scorso 3 ottobre, a Seveso, ha riunito tecnici, privati e istituzioni per individuare azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

L’incontro è stato anche un’occasione per confrontarsi sulle buone pratiche messe in campo da amministrazioni e imprese locali, e per avviare un tavolo di confronto tra gli stakeholder pubblici e privati in modo da individuare strategie condivise per affrontare le sfide future, coinvolgendo la popolazione in un cambiamento dello stile di vita e individuando al contempo i limiti ambientali a livello territoriale per concepire uno sviluppo economico sostenibile.

In particolare la tavola rotonda “La Brianza come laboratorio territoriale di sperimentazione in Lombardia nella lotta ai cambiamenti climatici” ha favorito il confronto tra i rappresentanti di varie associazioni sull’impegno dei rispettivi enti nel contrasto ai cambiamenti climatici: protagonisti della discussione, con diverse proposte anche sul ruolo che possono svolgere le istituzioni, sono stati Marzio Marzorati, presidente dell’Agenzia Innova21, Maurizio Cabras di Anci Lombardia, Eleonora Faina di Federlegno, Barbara Meggetto, presidentessa di Legambiente Lombardia, Federico Beffa di Area Ambiente (Fondazione Cariplo) e il sindaco di Morbegno Alberto Gavazzi, che ha portato un punto di vista esterno al territorio quale firmatario della Carta di Budoia.

La conferenza ha portato a un primo risultato, l’adesione alla “Carta per l’azione dei Comuni del bacino idrico del torrente Seveso verso l’adattamento locale ai cambiamenti climatici”, sottoscritta dai comuni soci di Innova21 (Barlassina, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Lentate sul Seveso, Meda, Seveso e Varedo) quale ulteriore passaggio chiave per il coinvolgimento attivo nel progetto “Life Master Adapt” e per la definizione di una strategia comune sovra comunale.

Le amministrazione hanno inoltre aderito alla “Carta di Budoia per l’azione dei Comuni Alpini nell’adattamento locale ai cambiamenti climatici”, una dichiarazione volontaria relativa all’attuazione di misure di adattamento locale ai cambiamenti climatici nei comuni alpini e montani.

Gesti simbolici che però preludono ad azioni concrete. Come ha raccontato il sindaco di Barlassina Piermario Galli, la firma del patto è stata un’azione naturale per il comune che rappresenta, da sempre attento alla sostenibilità: «Siamo avanti su questo tema – afferma -. Le prime azioni andranno nella direzione dell’efficientamento energetico, ma negli anni abbiamo fatto tanto: dalla raccolta differenziata alle casette dell’acqua, che quest’estate arrivavano a fornire 1.500 litri al giorno, infatti presto ne apriremo una terza. Sembrano piccole cose, ma messe insieme possono davvero fare la differenza. Un altro esempio: quando abbiamo dovuto comprare una nuova auto per la Polizia Locale l’abbiamo scelta ibrida. Tutti noi comuni aderenti all’Agenzia Innova21, comunque – ha aggiunto -, siamo sulla stessa lunghezza d’onda in questo».

Infatti anche Luca Allievi, il sindaco del comune ospitante la conferenza, indica il tema energetico come priorità: «Stiamo seguendo tutti quei progetti che possono portare a un risparmio energetico, sia che riguardino le fonti di approvvigionamento che le ristrutturazioni residenziali, commerciali e industriali – ha dichiarato -. In un futuro a breve – promette – sosterremo con delle premialità chi deciderà di ristrutturare la propria residenza o il proprio capannone introducendo nuove tecnologie come l’utilizzo di fonti rinnovabili e di quant’altro possa far risparmiare energia e quindi ridurre le emissioni che alterano il clima del pianeta».

«Il clima cambia e cambia velocemente, le capacità di mitigazione e adattamento sono indispensabili e serviranno, non solo per salvare la vita sulla terra così come la conosciamo, ma anche il nostro stile di vita, le nostre opportunità di sviluppo e di qualità della vita di tutti noi – ammonisce Marzorati -. Per questo parlare di clima significa parlare di economia e di gestione dei beni pubblici come l’acqua, il suolo, le fonti energetiche. Dobbiamo cambiare tutti, il clima ce lo impone ed è necessario farlo attraverso la collaborazione, l’innovazione e i progetti concreti e possibili».

«Il cambiamento climatico, la principale sfida che l’umanità si troverà ad affrontare in questo secolo, richiede la definizione di soluzioni che siano condivise, sostenibili e socialmente accettate – gli fa eco Matteo Fumagalli, presidente della Fondazione Lombardia per l’Ambiente -. La nostra attività di ricerca è da anni impegnata in questo senso, anche al fine di implementare nel territorio della Brianza l’esperienza e la conoscenza scientifica sviluppate lavorando con istituzioni internazionali ed enti di ricerca di tutto il mondo».