Mondiali Doha, il brianzolo Filippo Tortu cerca conferme nella staffetta 4×100 metri

Il giovane sprinter, recordman italiano dei 100 metri, sarà uno dei quattro frazionisti nella gara in programma alle ore 20 del 4 ottobre. L’obiettivo è la finale e la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo.
Per Filippo Tortu il tempo di staccare la spina da gare ed allenamenti sta per arrivare. Ma prima il velocista brianzolo, cresciuto a Costa Lambro, una frazione di Carate Brianza e formatosi sulle piste di Besana Brianza e Giussano, ha ancora un impegno importante ai Mondiali di atletica in corso a Doha, in Qatar. Sarà, infatti, uno dei quattro frazionisti della staffetta 4×100 metri italiana. Che, tranne novità dell’ultima ora, sarà rappresentata anche da Eseosa Desalu, Marcell Jacobs e Davide Manenti.
Filippo, tesserato per le Fiamme Gialle, correrà probabilmente gli ultimi 100 metri della gara, quelli affidati in genere all’uomo di punta. L’atleta che ha il compito di recuperare posizioni per la propria squadra e chiudere nel miglior modo possibile. L’obiettivo del 21enne brianzolo, di origine sarda ed ex studente del Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, è di qualificarsi insieme ai suoi compagni di staffetta per le Olimpiadi di Tokyo del 2020.
Un traguardo alla portata dei quattro Moschettieri scelti dal responsabile azzurro della velocità, Filippo Di Mulo. Che, in caso di forfait di Desalu, afflitto da un fastidio al retto femorale dopo le batterie e la semifinale dei 200 metri ai Mondiali di Doha, ha già in mente di schierare Federico Cattaneo.
La staffetta 4×100 italiana, che correrà alle 20.05 del 4 ottobre nella prima batteria con le favorite Stati Uniti, Gran Bretagna e Giamaica, lo scorso maggio alle World Relays di Yokohama ha corso il secondo tempo italiano di sempre, 38.29 in batteria.
“Due anni fa non eravamo nemmeno qualificati per i Mondiali di Londra e abbiamo iniziato un percorso con il prof. Di Mulo che pian piano ci sta portando a risultati importanti – ha affermato Tortu alla vigilia della 4×100 metri dei Mondiali di Doha – siamo consapevoli di poter puntare alla finale”.
Lo sprinter brianzolo dovrà dare fondo a tutte le sue energie rimaste. Potrà contare anche sulla carica che gli deriva dal settimo posto nella finale iridata individuale dei 100 metri (clicca qui). Un risultato storico per l’Italia. Che non arrivava all’ultimo atto della gara regina dell’atletica leggera dal 1987, quando ai Mondiali di Roma ci riuscì Pierfrancesco Pavoni. Certo il 10’’07, ottenuto in finale da Filippo, iscritto alla facoltà di “Economia e commercio” all’Università Luiss di Roma, non è un tempo altrettanto storico.
Ma la giovane icona dell’atletica nazionale, dopo il record italiano di 9’’99 fatto segnare l’anno scorso, nel 2019 ha avuto una stagione travagliata. Partita bene con il 9’’97 ventoso al meeting di Rieti e il 10’’10 in una fredda Oslo. E condizionata bruscamente dall’infortunio al bicipite femorale sinistro. Quindi il rientro pieno di fiducia e speranza al Palio Città della Quercia di Rovereto (leggi l’articolo). E la delusione nel Match Europa-Usa a Minsk (vedi qui).
Ora l’ultima fatica, la staffetta 4×100 ai Mondiali. Poi, con la soddisfazione dell’auspicata finale, le già programmate vacanze in Spagna, a Londra e a Buenos Aires per vedere Boca Juniors-River Plate, super clasico valevole come semifinale della Copa Libertadores.
Per questi Mondiali di atletica la Brianza ormai può solo puntare tutto su Tortu, che in questi giorni ha avuto anche modo di incontrare un mito come Carl Lewis (ecco la news). Anche perché gli altri nostri portacolori, sulla pista di Doha, hanno riservato davvero poche soddisfazioni. Linda Olivieri, allenata a Monza da Giorgio Ripamonti, è stata eliminata al primo turno dei 400 ostacoli. Stessa sorte per il suo compagno di allenamenti, Lorenzo Perini, deludente nei 110 ostacoli.