Monza, edifici abbandonati: un futuro in rosa per l’ex Lavatoio di via Marsala?

L’assessore Sassoli ha ipotizzato la trasformazione dell’edificio nella casa delle associazioni femminili della città.
La casa delle associazioni femminili del territorio. Potrebbe essere questo il futuro dell’ex Lavatoio di via Marsala a Monza, struttura abbandonata a se stessa da anni, ma sempre in grado di regalare suggestioni di una Monza che non c’è più. L’edificio è oramai a un passo dal crollare su stesso. Parte del tetto è collassato, ogni tanto crollano pezzi di soffitto qua e la anche la vicina sede della Croce rossa ha avuto qualche problema di sicurezza.
Tuttavia, l’assessore all’Urbanistica, Martina Sassoli, ha espresso il desiderio di vederla completamente recuperata e impegnata per dare una sede alle associazioni femminili del territorio. Lo stabile, piccola testimonianza del Liberty lombardo e di uno stile di vita oggi sconosciuto, è ridotto a una discarica. Il Lavatoio, rimasto in funzione fino agli anni Settanta, era aperto da venerdì a domenica.
Farsi un bagno costava 150 lire, la doccia 100. Gli asciugamani venivano forniti gratuitamente dall’amministrazione comunale e il custode li distribuiva all’ingresso, senza sapone però, perché quello era pagamento. L’ex Lavatoio venne realizzato ai primi del 900, più o meno negli stessi anni in cui fu costruito anche l’ex Macello comunale di via Procaccini, altra area completamente degradata e abbandonata a se stessa da decenni. Dopo che fu chiuso, la struttura è stata utilizzata come sede di associazioni e per ospitare poi nei primi anni 2000 una mezza dozzina di ragazze strappate alla tratta. Poi, sono calati silenzio e oblio.
L’assessore Sassoli sembra orientata a recuperare la funzione legata al volontariato. Progetti scritti ancora non ce ne sono, ma fra le priorità dell’amministrazione rientra proprio il recupero delle aree dismesse della città, un patrimonio immolare che anno dopo anno rischia di essere sprecato. Condizione necessaria perché il recupero, con la successiva trasformazione si verifichi, è la partecipazione di un privato in grado di sostenere finanziariamente l’operazione