Piffer punta il dito contro la Promonza e chiede la risoluzione del contratto

Il consigliere comunale monzese Paolo Piffer, che da tempo punta il dito sull’Associazione atta alla promozione del turismo e della cultura in città, non usa mezze misure.
“Sono anni che proviamo a capirci di più sulla qualità dei servizi della Pro Monza. – scrive Piffer sul testo della mozione . Ho richiesto una commissione consiliare ad hoc ma i documenti presentati in quell’occasione sono stati insufficienti. Ho provato a fare un accesso agli atti per leggere i verbali delle assemblee ma nulla anche lì. L’ultima azione politica di qualche settimana fa è stata quella di chiedere con una mozione la turnazione dei consiglieri comunali presenti nel Cda, bocciata anche questa proposta. Insomma, c’è una parte politica che per ragioni a me ignote si ostina a difendere un progetto che presenta evidenti problemi legati all’efficacia e alla trasparenza. I fatti sono inequivocabili e la proposta che avanziamo al consiglio comunale è la risoluzione del contratto per gravi inadempienze così come previsto dell’articolo 9 del contratto. Non ha senso continuare a finanziare con decine di migliaia di euro all’anno un’associazione che mostra così tante difficoltà ad assolvere al suo compito”.
Scopo principale dell’Associazione Promonza è spingere il turismo cittadino e programmare nuove iniziative volte a rendere attrattiva la città. “Il turismo a Monza è un problema. La città ha un potenziale immenso ma per tante ragioni non riesce ad esprimerlo, e la Promonza è a nostro avviso una delle cause di questa condizione”.
PROBLEMI DI COMUNICAZIONE – Tra le principali osservazioni che il consigliere Piffer muove ci sarebbe l’aspetto comunicativo: “Comunicano poco e male. Il sito è ormai offline da giorni ma per quanto male veniva aggiornato forse è meglio così. La gestione dei canali social è quantomeno discutibile. Mancano fantasia e coraggio”.
LA PROPOSTA – Per il capogruppo di Civicamente si potrebbe optare per un bando pubblico auspicando la partecipazione di realtà del territorio che abbiano competenze e la voglia di far crescere la città.
“Confido nel buonsenso dell’aula e nell’approvazione della mozione, dopo tanti anni nell’ambito del turismo è arrivato il momento di cambiare marcia. La Pro Monza potrà naturalmente continuare a svolgere le sue attività, ma non finanziata con i soldi dei cittadini”.