Monza, sottopasso via Rota – Grassi: installate le barriere della discordia

Barriere sì, barriere no. La decisione dell’amministrazione comunale di installare lungo alcune piste ciclabili degli sbarramenti per far rallentare le biciclette ha scatenato una vera e propria polemica. Da una parte i ciclisti che le vedono come un ostacolo, dall’altra pedoni e automobilisti che invece le invocano per rallentare la corsa delle due ruote.

Le ultime sono state installate poche ore fa all’inizio delle rampe del sottopasso di via Rota – Grassi. I residenti, in modo particolare i pedoni, le invocavano da tempo per obbligare i ciclisti a scendere e condurre le bici a mano. Le rampe infatti sono lunghe e consentono di prendere velocità, che rischia di diventare molto pericolosa nel tratto del sottopasso vero e proprio, stretto e sovente molto affollato.

Le barriere erano dunque attese, ma già durante la loro installazione, molti dei residenti che abitano nella zona hanno iniziato a storcere il naso. “Così non servono a niente” è stato il loro lapidario commento seguito da una dettagliata spiegazione. “Prima di tutto sono state installare troppo distanti l’una dall’altra, i ciclisti le saltano in slalom con estrema facilità”.

Ma non finisce qua perché le critiche proseguono. “E’ stata installata una coppia di barriere all’inizio della rampa, ma ne doveva essere installata una seconda alla fine. I ciclisti prendono comunque velocità ed entrano nel sottopasso come dei matti. Prima o poi qualcuno si farà male”.

In altre parole, secondo i residenti il progetto così com’è è incompleto. Soldi spesi male, che non aiutano a migliorare la sicurezza di un passaggio ciclo pedonale sempre molto affollato, soprattutto nei giorni di mercato, quando il via vai di persone incessante soprattutto nelle ore della mattinata.