Cab polidiagnostico denuncia: in Europa siamo il secondo paese per obesità

Continuano le serate informative del Cab polidiagnostico che denuncia l’alto tasso di obesità nel nostro paese e spiega come vivere in modo sano partendo da una corretta alimentazione
Continuano le serate informative aperte al pubblico organizzate dal Cab Polidiagnostico. L’intento è quello di informare e fare cultura. Denunciare soprattutto, che in Europa siamo il secondo paese a soffrire di obesità, subito dopo la Grecia. “Come migliorare il benessere e la salute di adulti e bambini partendo dall’alimentazione”, è stato il titolo della serata.
L’evento, patrocinato dal Comune e da LND Comitato Regionale Lombardia, si è svolto ieri sera giovedì 21 novembre, presso il centro sportivo dell’A.S.D. Pontelambrese in via Gerett al Lambro. Sono intervenuti come moderatori il dottor Patacca Luigi, medico sociale della società sportiva pontelambrese e il dottor Spampatti Roberto. Come relatori il dottor Paolo Godina e la dottoressa Manuela Colzani, entrambi nutrizionisti del centro Cab Polidiagnostico.
“Un bambino su tre è sovrappeso o obeso, mentre il 30% delle madri non pensa che gli si dia da mangiare troppo”. Sono questi i dati di denuncia da cui la dottoressa Colzani parte. “L’obesità – chiosa Godina – è un problema sempre più grave e concreto per i bambini, che rischiano seri problemi di salute durante il loro futuro”. Salute mentale, oltre che quella fisica: un bambino obeso rischia di avere infatti problemi di attenzione a cui può conseguire un carente risultato scolastico.
COME MIGLIORARE SALUTE E BENESSERE PARTENDO DA TAVOLA?
Il punto da cui partire è controllare il proprio peso in modo costante “soprattutto – specificano i due nutrizionisti – considerando le problematiche legate al sovrappeso e all’obesità”. La bilancia non è una nemica di cui avere paura, ma un’amica su cui fare affidamento. Controllato il peso va compreso l’indice di massa corporea, l’IMC. Lo si può calcolare tramite una facile formula: peso corporeo espresso in kg diviso altezza al quadrato espressa in metri. Se il risultato è un valore numerico compreso tra il 18,5 e il 24,9 saremo normopeso. Tra il 25 e il 29,9 sovreppeso, tra il 30 e il 34,9 obesi. Se il risultato sarà invece inferiore al 18,5 significa essere sottopeso. “Anche questo un problema di non poco conto, che colpisce soprattutto le ragazze durante il periodo della pubertà e che – spiega Godina – può provocare diversi scompensi“.
MANGIARE SANO E BENE
Il concetto sottolineato e più volte ribadito anche durante gli incontri precedenti organizzati dal Cab Polidiagnostico, è che tutto parte da un’ottima idratazione, ma soprattutto dalla colazione che rappresenta il 20% del nostro fabbisogno alimentare. Vale per tutti, per i bambini in special modo, “è meglio non fare sport – asserisce Godina – che non fare colazione cosa strettamente correlata all’obesità“. Il mattino ha l’oro in bocca, la salute anche. Aver fatto una buona colazione – dove per buona si intende sana – fornisce il necessario apporto calorico e soprattutto contiene la fame evitando quindi inutili e dannose abbuffate durante i pasti successivi. Una tazza di latte e caffè, cereali, pane e marmellata con magari un po’ di frutta sarebbe un pasto ideale. “Non dimentichiamoci – spiega Godina – di alternare ogni tanto il dolce con il salato“.
Seguono poi il pranzo e la cena, che contano rispettivamente il 35% del nostro fabbisogno. Frutta e verdura, almeno 5 porzioni al giorno, carboidrati come riso e pasta sono alla base del piatto ideale. Segue la carne, da mangiare in minor quantità, latticini e carni grasse come i salumi da consumare con moderazione.
MBNews ha seguito la conferenza. Nonostante possediamo una delle migliori diete, siamo al secondo posto per obesità. Come è possibile? Ascoltiamo la risposta della dottoressa Colzani:
“Se tutti fossimo normopeso – spiega Godina – gli ospedali sarebbero quasi vuoti. Infatti – specifica – tanto è maggiore la quantità di grasso, tanto è più grande il rischio per la nostra salute”. Questo vale soprattutto per gli uomini, che tendendo ad ingrassare sulla parte addominale, a differenza delle donne che ingrassano invece su fianchi e glutei, aumentano il rischio di malattie cardiovascolari.
“Le parole – sottolinea Godina – spesso fanno male e possono concretamente influenzare la vita di una persona. Per questo – conclude – è fondamentale seguire consigli empirici anziché basarsi sul sentito dire”.