Famiglia imprenditoriale 4.0, il 26 novembre seminario di Confimi Monza e Brianza

L’appuntamento, organizzato in collaborazione con il Cerif, affronterà temi cruciali per le Pmi italiane e brianzole, come il passaggio generazionale e la gestione del patrimonio.
Negli ultimi anni si parla delle opportunità dell’industria 4.0, cioè la quarta rivoluzione industriale, quella che, dopo le macchine a vapore, l’elettricità e l’elettronica, è determinata da automazione ed interconnessione tra tecnologie abilitanti che, grazie ad Internet, si aggregano in modo sistemico in nuovi paradigmi produttivi.
L’economia, però, nonostante l’innovazione tecnologica, è fatta prima di tutto dalle persone. Che ogni giorno, fanno scelte, mettono in campo strategie e guidano aziende. Magari la propria azienda. E, allora, è soprattutto in quest’ultimo caso che si può parlare anche di “Famiglia imprenditoriale 4.0”.
Che, non per una coincidenza, è il titolo del prossimo seminario organizzato da Confimi Industria Monza e Brianza (Confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata) presso la propria sede di via Locarno (clicca qui per info e iscrizioni).
Il sottotitolo, “Conoscere per innovare la gestione del patrimonio” spiega molto del senso dell’appuntamento che l’associazione imprenditoriale, nata, a livello nazionale, alla fine del 2012 e oggi costituita da 30mila aziende iscritte con circa 420 mila addetti e un fatturato aggregato di 72 miliardi di euro annui, ha preparato in collaborazione con il Cerif (Associazione Centro di ricerca sulle imprese di famiglia), ente di riferimento dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
“Vogliamo affrontare temi cruciali per le Pmi italiane, anche del nostro territorio, come il passaggio generazionale, la gestione del patrimonio e i momenti del ciclo di vita di un’impresa – spiega Edoardo Ranzini (nella foto in alto), Direttore di Confimi Monza e Brianza – tanti nostri associati si trovano ad affrontare una di queste situazioni”.
“I ragionamenti da fare possono essere tanti – continua – ci si può trovare a gestire il patrimonio in mancanza di figli o perché presenti, ma magari non interessati al business familiare o ancora dover introdurre gli eredi, figli e nipoti, al know-how che è il fondamento della propria attività imprenditoriale”.
D’altro canto, come emerso dalle ricerche più recenti del Cerif, che si appresta ad assegnare per la nona volta il Premio“Di Padre in figlio – il gusto di fare impresa”, due aziende familiari su tre attraversano o si stanno avvicinando alla fase del passaggio generazionale. Ma solo una minima parte di esse riesce, poi, a prolungare la propria attività fino alla quarta generazione o anche oltre.
“Nel seminario del 26 novembre, con l’aiuto di Claudio Devecchi, Amministratore unico e Direttore scientifico di Cerif e di importanti studi di consulenza e assistenza finanziaria e assicurativa, come Prometeia Advisor SIM, Mansutti e Colombo&Partners, cercheremo di dare consigli utili alle imprese familiari sul cosa è meglio fare – afferma il Direttore di Confimi Monza e Brianza – anche, ad esempio, sulla possibilità di aprirsi a capitali esterni”.
“Famiglia imprenditoriale 4.0”, che è rivolto ad un numeromassimo di 15 aziende, avrà un’impronta molto concreta. Con l’illustrazione di strumenti pratici e soluzioni innovative per affrontare le sfide di abbattere i costi e gestire i rischi tra la continuità aziendale e il patrimonio familiare.
Insomma tramandare un’attività economica di generazione in generazione non è una scienza esatta, ma sicuramente si può studiare ed imparare tanto. E se 5 delle 10 imprese più antiche del mondo sono italiane, vuol dire che nel nostro Paese c’è un saper fare capace di durare per secoli. Bisogna essere in grado di coglierlo.