Il fallimento delle pizzerie “Donn’Angelin”: lascia l’amaro in bocca

28 novembre 2019 | 09:58
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Il fallimento delle pizzerie “Donn’Angelin”: lascia l’amaro in bocca

Scritte sui muri e commenti online. Diverse le reazioni dopo il fallimento delle pizzerie “Donn’Angelin”.

Scritte sui muri e commenti online. Il fallimento di Angelina Group Srl, società attiva nell’ambito della ristorazione, ha lasciato l’amaro in bocca a molti. Dichiarata fallita lo scorso 30 ottobre dal Tribunale di Monza, l’azienda aveva sede a Lissone, in Via San Rocco 86, ma possedeva 5 punti vendita in Regione Lombardia, precisamente a Lissone, Muggiò, Bresso, Caronno e Cislago, quest’ultime due sedi in provincia di Varese.

Se per alcuni la chiusura delle pizzerie del gruppo, note con il nome “Donn’Angelin“, è stato un fulmine a ciel sereno, per altri l’ipotesi chiusura era nell’aria da tempo. O almeno così si legge sui social. «Una pizza a 3 euro – scrivono alcuni utenti su Facebook – è un prezzo irrisorio, troppo basso per coprire tutti costi che ha un’attività commerciale». «Puntavano sulla quantità – ribattono altri – prezzi bassi sì, ma il locale era sempre pieno».

Chiusi i battenti da un giorno all’altro, Angelina Group ha scatenato l’ira di alcuni ex clienti che hanno manifestato, anche fuori dai social, il proprio malcontento. Siamo andati a Muggiò, dove diversi cartelli predisposti dal gruppo che annunciavano “lavori urgentissimi di ristrutturazione” sono stati imbrattati con parole dure. «Avevo prenotato qui la mia festa di laurea e non mi avete avvisato – si legge – vi auguro il fallimento».

Intanto, lontano dalla polemica, la vicenda giudiziaria del gruppo è tutt’altro che terminata. L’udienza per la verifica dello stato passivo è stata fissata per il 3 marzo 2020. Nel frattempo i 140 lavoratori rimasti a casa si stanno mobilitando per recuperare le ultime mensilità e gli eventuali contributi che spettano loro di diritto.