Monza, 46enne si uccide in carcere: aveva preso a martellate la moglie

Si è tolto la vita a 46 anni nella cella del carcere di via San Quirico di Monza, dove era stato rinchiuso lo scorso ottobre, con l’accusa di tentato uxoricidio.
Si è tolto la vita a 46 anni nella cella del carcere di via San Quirico a Monza, dove era stato rinchiuso con l’accusa di tentato uxoricidio. Aveva preso a martellate la moglie, riducendola in fin di vita, perché aveva deciso di lasciarlo.
Il 46enne è spirato intorno alle 10 di mattina di martedì 26 novembre. Inutile l’intervento dei soccorritori con un’ambulanza e un’automedica: i volontari hanno tentato la rianimazione cardiopolmonare, ma per l’uomo non c’era più nulla fa fare.
Il tentato uxoricidio
Il dramma si era consumato nel tardo pomeriggio del 9 ottobre scorso, in via Montegrappa a Lecco. La donna, 43 anni, aveva manifestato al marito la sua volontà di separarsi, a quel punto era scoppiata una lite furibonda. Davanti ai figli di 12 e 18 anni, il 46enne aveva iniziato a prendere a martellate in testa la donna, fino a ridurla in fin di vita.
Subito dopo si era diretto verso il balcone, per buttarsi di sotto. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecco, erano già sul posto. A lanciare l’allarme era stata la figlia della coppia.
La donna era stata trasportata all’ospedale Manzoni in condizioni gravissime. Soltanto dopo un intervento chirurgico e due settimane di degenza, aveva potuto tornare a casa.
Il gesto estremo
Nel mentre il marito era stato trasferito nel reparto di Psichiatria: anche lì aveva cercato un’altra volta di togliersi la vita. Dopo la convalida dell’arresto, era stato trasportato presso il carcere di Monza, dove poi è riuscito nel suo intento di farla finita.
Foto di repertorio MBNews