Sociale

Violenza di genere: al via la campagna di sensibilizzazione “Respect Week”

Una settimana di eventi per coinvolgere e sensibilizzare le scuole sulle tematiche dell'educazione al rispetto e del contrasto alla violenza di genere.

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E’ il fiore il simbolo scelto per rappresentare la campagna di sensibilizzazione “RESPECT WEEK”, che si aprirà lunedì 25 novembre a Monza, in Piazza Trento e Trieste, con la decorazione delle aiuole a cura degli studenti delle classi prime dell’ITI Hensemberger. RESPECT WEEK è un progetto nato nell’ambito dell’attuazione del Piano Nazionale per l’Educazione al rispetto, con il coinvolgimento degli Istituti Scolastici della Brianza e la consigliera di parità – Alessandra Ghezzi –  in una serie di eventi ed iniziative nella settimana dal 25 al 29 novembre.

Sei comuni della Brianza – Monza, Vimercate, Seregno, Cesano Maderno, Lazzate, Limbiate – ospiteranno gli eventi in programma organizzati con la collaborazione delle scuole coinvolte. Ogni evento testimonia l’impegno dei partecipanti a dire no alla violenza sulle donne e si alla gentilezza, attraverso la scelta del fiore come simbolo di tutta la manifestazione. La settimana si apre infatti con l’Infiorata che metaforicamente allude alla semina di un messaggio che tutti insieme dobbiamo fare crescere e mantenere vivo unendo le generazioni: dagli studenti, ai docenti, a chi ha responsabilità istituzionali verso i cittadini. Le scuole che hanno partecipato alla realizzazione del palinsesto degli eventi che si svolgeranno durante la Respect Week hanno già posto in essere buone prassi in tema di educazione al rispetto di genere: I.I.S.S. “E. Vanoni” e Floriani di Vimercate, I.I.S.S. Versari di Cesano Maderno, ITCG Primo Levi e IC Stoppani di Seregno, ITI Hensemberger di Monza.

L’obiettivo è promuovere la cultura del rispetto partendo dai banchi per formare i futuri cittadini e lavoratori. Si parte da due parole chiave: contrasto e prevenzione. Ogni evento proposto apre un confronto con studenti, docenti, personale che lavora nelle scuole sul senso e il bisogno di parlare, fin dalla scuola, di parità di genere, evoluzione dei ruoli, peso degli stereotipi femminili e maschili.

Attraverso l’analisi dei dati Istat in tema di violenza sulle donne, infatti, si definisce il profilo di un “fenomeno” diffuso e che coinvolge principalmente la rete delle conoscenze: “nel corso della propria vita poco meno di 7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni (il 31,5%, che sale al 51% nel caso di donne divorziate o separate), riferisce di aver subito una qualche forma di violenza fisica (il 20,2%) o sessuale (il 21%), dalle forme meno gravi come lo strattonamento o la molestia a quelle più gravi come il tentativo di strangolamento o lo stupro (il 5,4 %). Gli autori delle violenze più gravi (violenza fisica o sessuale) sono prevalentemente i partner attuali o gli ex partner (nel 62,7% dei casi) Gli sconosciuti sono invece nella maggior parte dei casi autori di molestie sessuali (nel 76,8% dei casi)”.

Teatro, flash mob, conferenza, camminata, mostra, concorso fotografico e seminario di approfondimento: sono stati scelti diversi canali e strumenti per veicolare il messaggio a tutti i destinatari coinvolti, alternando situazioni di intrattenimento a momenti di riflessione e approfondimento sui temi della violenza, della prevenzione e della cura anche con lo scopo di fornire gli strumenti utili a riconoscere forme di violenza che possono manifestarsi nei diversi contesti.

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