Nuovi confini sanità brianzola. Regione al via percorso di ‘accompagnamento”, per i sindacati solo un pasticcio

Prevista per domani l’Assemblea dei sindaci in Regione Lombardia per discutere nel nuovo assetto territoriale della sanità brianzola. Un tema che continua a dividere.
Il San Gerardo di Monza ha avviato l’iter per diventare istituto di ricovero e cura a carattere scientifico e, nel mentre, è stata presa la decisione che Desio tornerà a Vimercate. Di nuovo in fase di ridefinizione la cartina delle ASST brianzole, che i sindacati hanno definito “un pasticcio sanitario”.
“Ad un anno esatto dal precedente ordine del giorno discusso in Consiglio regionale e nonostante gli impegni presi dall’Assessore lombardo al welfare – fanno sapere Cgil Cisl e Uil – si è deciso di tornare sostanzialmente alla situazione precedente il 2016, fatta salva l’allora diversa assegnazione dei servizi territoriali in capo alla ex ASL”. Non c’è un’idea progettuale e gli interrogativi sono ancora molti, queste – in sostanza – sono le perplessità dei sindacati messe nero su bianco su un comunicato stampa emesso alla vigilia dell’Assemblea dei Sindaci indetta proprio con lo scopo di discutere nuovamente del progetto di ridefinizione dei confini della sanità brianzola, che dovrebbe portare alla nascita della nuova ASST della Brianza.
“I Brianza qualcosa può cambiare e io lavorerò in questa direzione”. Queste le parole del consigliere regionale Gigi Ponti (PD) tra i firmatari, insieme a Andrea Monti (Lega), Marco Mariani (Lega), Emanuele Monti (Lega), Federico Romani (FI) e Marco Fumagalli (M5S), dell’emendamento al Bilancio di Regione Lombardia, finalizzato a ridefinire i nuovi confini della sanità brianzola.

Gigi Ponti
“Dopo mesi di discussione finalmente qualcosa cambia nel sistema sanità in Monza e Brianza – afferma – quello che vogliamo è stare dalla parte dei cittadini, soprattutto dei brianzoli, che in questo momento hanno senz’altro bisogno di tempi diversi, sia per le visite che per gli esami strumentali, ma hanno bisogno di una sanità pubblica forte ed efficiente”. Di certo, “una vittoria per tutti”, sostiene Monti (primo firmatario): “I confini territoriali delle ASST sono solo un pezzo della complessità delle sfide che che dobbiamo affrontare per erogare un servizio sanitario, già a ottimi livelli, che vuole sempre migliorare – afferma – Vinciamo tutti: vince Monza, vince la Brianza e vince anche la politica. Avanti.”
Sindacati perplessi: “basta pasticci in sanità”
Già segnata in agenda per domani 28 novembre l’Assemblea dei Sindaci ma intanto, c’è già chi mette sul banco qualche tema di discussione. “Siamo sempre più convinti che la discussione sui “confini” delle ASST della Brianza sia inadeguata – scrivono Cgil Cisl e Uil – La decisione, assunta nel 2015 da Regione Lombardia, di costituire ASST Monza, con la “fusione” degli ex distretti di Monza e di Desio, ha comportato alcuni importanti problemi sia dal punto di vista amministrativo che da quello funzionale. Erano difficoltà prevedibili e, proprio per questo, il sindacato confederale, nel 2015, era contrario a rivedere gli assetti delle strutture sanitarie. Nel frattempo sono state impiegate molte energie e importanti risorse per costituire, avviare e far funzionare le attuali aziende. Altrettante verranno spese per tornare alla situazione precedente, senza che siano stati spiegati i motivi delle decisioni di quattro anni fa e di quelle attuali e senza aver migliorato i servizi per i cittadini, le dotazioni tecnologiche e le condizioni di lavoro del personale”
Tanti interrogativi anche sul San Gerardo di Monza
Se la nomina a IRCCS del presidio ospedaliero monzese per Andrea Monti equivale ad un ulteriore bollino di qualità per la sanità lombarda, per i sindacati invece, questo iter già avviato apre a molti interrogativi: “In questo quadro, anche l’interessante proposito di costituire un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), con il contributo dell’ospedale San Gerardo, dell’Università degli Studi Bicocca e Fondazione MBBM, apre interrogativi ai quali non risulta esserci ancora una risposta adeguata circa i rapporti tra l’IRCCS e le tre strutture, il destino dei servizi territoriali di Monza e dell’ex distretto, Corberi di Limbiate incluso – si legge nel comunicato – La proposta di costituire un IRCCS a Monza acquista maggior senso nella prospettiva della costituzione di un’unica ASST provinciale della Brianza, comprendente anche il territorio dell’ex distretto di Monza, come da tempo propongono CGIL, CISL e UIL territoriali, ma non pare si vada in questa direzione”.
Insomma, il dibattito sui confini territoriali della sanità brianzola rimane aperto, oggi più che mai. Ecco perché il Presidente di della Provincia MB, Luca Santambrogio, sta avviando sul territorio un percorso di “accompagnamento” per condividere con i sindaci, parallelamente all’iter in Regione, i problemi e le prospettive di sviluppo dei servizi sanitari territoriali, a partire proprio dall’incontro di domani con l’Assemblea dei Sindaci.