Seveso, i sottopassi della Lega arrivano in consiglio. Ed è polemica

Finalmente il tanto atteso consiglio comunale di Seveso dedicato ai sottopassi è arrivato, ma non sarà quello che ci si aspettava.
Finalmente il tanto atteso consiglio comunale di Seveso dedicato ai sottopassi è arrivato, ma non sarà quello che ci si aspettava. Dopo la richiesta ufficiale di un consiglio comunale aperto sull’argomento, avanzata dai consiglieri del centrosinistra e del M5S (4 su 20, numero minimo ma sufficiente a esaudire la richiesta entro 20 giorni), l’amministrazione ha stupito tutti convocando sì una seduta consiliare (peraltro doppia, il cui ricchissimo ordine del giorno sarà suddiviso tra lunedì 25 e martedì 26 novembre), ma “standard”: a impedire la formula aperta, che prevede anche l’intervento dei cittadini, un vizio di forma, l’assenza di una relazione sull’argomento richiesto.
In ogni caso, il dibattito non mancherà: infatti la giunta guidata da Luca Allievi (Lega) presenterà per la prima volta, dopo la prima discussione nella Commissione Territorio dedicata ai capigruppo lo scorso giovedì, i progetti dei nuovi sottopassi, ritenuti migliorativi rispetto a quelli proposti da Paolo Butti (Pd) nella scorsa amministrazione. Si tratta, in particolare, di tre interventi: un sottopasso veicolare che collegherà via Montello e via Raffaello Sanzio e che porterà alla chiusura di corso Marconi subito dopo la stazione, e due sovrappassi ciclopedonali, il primo in via Corridoni, con conseguente chiusura del passaggio a livello di via Manzoni, e il secondo tra via Montello e via Dante, che, con la chiusura del passaggio a livello, diventerà una strada a fondo cieco. Verrà inoltre portato avanti l’iter del sottopasso nord Cesano, già approvato e connesso alle opere di viabilità secondaria di Pedemontana.
La chiusura di due passaggi a livello ha destato diverse perplessità, così come il progetto di un sottopasso aperto anche ai mezzi pesanti. A esprimere preoccupazione sono stati non solo gli esponenti del Pd locale, insieme all’ex sindaco Paolo Butti, ma anche il gruppo extra consiliare di Seveso Futura. Si è risvegliata persino la lista civica Sevesoviva, che, dietro la guida di Daniele Tagliabue, negli anni scorsi aveva portato avanti la bandiera dell’interramento, ma che, dopo l’approvazione dei sottopassi, non si era più ripresentata a elezioni nel 2018. «Ci aspettavamo opere demenziali ma mai avremmo creduto in opere così dannose per la città – hanno commentato pubblicamente su Facebook, rompendo un silenzio di oltre un anno -. Il Sindaco è l’unico responsabile della decisione di rinunciare ad un diritto di passaggio, quello sui passaggi a livello, che è condiviso e paritetico con la ferrovia: oggi la ferrovia se ne è appropriata gestendo i passaggi a livello in modo criminale, ma è ancora più criminale la decisione di un Sindaco che vi rinunci ottenendo opere demenziali». «Allievi prepara la morte urbanistica, economica e sociale di Seveso – ha ribadito in seguito Tagliabue stesso -. Gli attraversamenti ferroviari in piano sono diritti di passaggio che nessuna ferrovia può cancellare unilateralmente e valgono decine di milioni di euro: non si possono regalare come stanno facendo i nostri amministratori». Inutile dire che per Sevesoviva la soluzione migliore sarebbe, anche oggi, l’interramento: nel caso si procedesse con i sottopassi, però, chiederebbero di mantenere il passaggio a livello di via Manzoni, sostituire i sovrappassi con dei sottopassi, perché meno impattanti, e soprattutto di riorientare il ramo est del sottopasso veicolare da via Sanzio a Via Maderna, per fare in modo che il flusso veicolare non vada a incidere nell’area delle scuole.
Si tratterà ora di capire come accoglieranno i progetti i rappresentati del M5S e della lista civica MuoviAmo Seveso, ma anche gli stessi consiglieri di maggioranza, in particolare Alfredo Pontiggia e Alessandre Bernini (Forza Italia), che in passato si erano più volte scontrati con il sindaco, anche in materia di viabilità.