Il cassiere contro “Il Gigante” di Villasanta: lo sciopero è iniziato

Le richieste del cassiere: “chiedo l’estensione del contratto integrativo di Gigante a tutti i lavoratori Rialto, l’adeguamento del salario a 10 euro netti orari e che il lavoro festivo e domenicale sia facoltativo”.
Ha incrociato davvero le braccia davanti al Gigante. Da solo, sotto la pioggia e con la bandiera rossa dei sindacati Si Cobas. Andrea Sala, 25 anni, cassiere della filiale di Villasanta del maxi supermercato, ha iniziato domenica 17 novembre il suo personale sciopero a oltranza. Personale perché l’unico dei circa 250 dipendenti del Gigante, a scioperare è lui (clicca qui). Le motivazioni sono legate al salario, a suo dire, troppo basso (ma che in realtà rientra nelle previsioni salariali del contratto nazionale) e alla questione della gestione delle pause dei cassieri per andare in bagno durante il turno di lavoro. Questioni a cui l’azienda ha già risposto, rispedendo al mittente le accuse (clicca qui).
“Con questo sciopero – ha spiegato Sala – chiedo l’estensione del contratto integrativo di Gigante a tutti i lavoratori Rialto, l’adeguamento del salario a 10 euro netti orari e che il lavoro festivo e domenicale sia facoltativo (a maggior ragione per chi ha famiglia) e con una maggiorazione del 70% contro i 30% attuali. Chiedo poi la fine dei trattamenti disciplinari come ritorsione da parte dell’azienda A seguito di una pausa per andare in bagno non autorizzata, dopo 40 minuti dalla mia richiesta, mi è infatti arrivato un richiamo e una sanzione in busta paga”.
E se domenica 17 novembre il delegato di Sì Cobas era solo davanti all’ingresso del centro commerciale a manifestare, la sua speranza è che la prossima domenica ci sia qualche collega al suo fianco.
“Invito tutti i lavoratori a prendere parte allo sciopero e chiedo alle persone di boicottare Il Gigante. Lo sciopero proseguirà anche le prossime domeniche, a oltranza. Ci saranno sorprese e ogni domenica avremo una dimostrazione diversa”. Ha promesso Andrea Sala.