+Europa, tavolo di confronto sui pendolari in Brianza: “facciamo rete tra le forze politiche”

La colpa? Non solo di Trenord. Intanto alcuni comuni fanno rete per rispondere ai disagi dei pendolari brianzoli.
Treni e pendolari: che cosa non ha funzionato nei nostri comuni? Questo il cuore del primo incontro di approfondimento organizzato dal gruppo politico +Europa Monza e Brianza. Ieri sera, lunedì 16 dicembre, nella sala Carver del Binario 7 di Monza, un tavolo di confronto tra amministratori e cittadini, per parlare di servizi e disservizi targati Trenord.
Tra i presenti anche il sindaco di Seregno, Alberto Rossi e Fabio Meroni, consigliere provinciale in Brianza. A gestire i lavori Ilaria Botti, coordinatrice +Europa MB.
«Non è facile dare risposte ai pendolari – ha commentato Rossi – perché tanti sono i soggetti coinvolti nel sistema ferroviario, non solo Trenord. Noi amministratori facciamo la nostra parte, ma spesso non basta. Personalmente mi piacerebbe che in Brianza facessimo rete a prescindere dal colore politico».
Treni: tanti i soggetti coinvolti. Ma gli amministratori fanno la loro parte
Un problema che va avanti ormai da anni quello dei treni in Brianza. Tornato con forza al centro del dibattito politico questo autunno, dopo l’introduzione delle nuove tariffe regionali.
«La Regione ha investito soldi e risorse – ha spiegato Meroni. – Arriveranno nuovi treni, i primi 5 destinati alla nostra S11. Sono pochi sì, ma è un inizio. E sono già fuori i bandi per la formazione dei nuovi capotreno. Trenord sta facendo il suo, pur con qualche limite, ma non dobbiamo dimenticarci che i soggetti coinvolti sono molti, uno fra tutti RFI. Sono preoccupato per la situazione dei nostro pendolari, forse la politica dovrebbe provare a immaginare delle soluzioni alternative di trasporto, come sta succedendo in altri Paesi del mondo».
«E’ cambiato anche il territorio – ha aggiunto Rossi. – Nel nostro comune i pendolari sono triplicati in soli 5 anni, passando dai 5000 del 2014 ai 14 mila del 2019. Eppure le strutture sono sempre le stesse. Come Seregno, Lissone e Desio abbiamo incontrato Trenord, RFI e Regione con l’obiettivo di tutelare i nostri cittadini. Abbiamo fatto rete: i tre comuni insieme contano circa 134 mila abitanti e hanno un flusso di pendolari giornalieri pari alle 30 mila unità. Il problema non si risolve in sei mesi, ma è importante stare vigili sul tema. E anche incontri del genere ci permettono di tenere alta l’attenzione».