Cultura

Monza: che emozione il presepe vivente del Collegio Bianconi

Piazza Trento e Trieste, nel cuore della città, si è animata di trecento bambini dell’asilo e della scuola primaria del Collegio Bianconi.

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Anche quest’anno la storica scuola di Monza, il Collegio Bianconi, ha voluto rappresentare il mistero e la gioia della Natività coinvolgendo bambini e famiglie, ma anche tanti cittadini che, passando per il centro della città, sono rimasti incantati.

Una bellissima giornata di sole, cielo azzurro e aria di festa. Mancano pochi giorni a Natale ed ecco che piazza Trento Trieste, nel cuore della città di Monza, si anima di trecento bambini dell’asilo e della scuola primaria: sono i piccoli alunni della scuola Bianconi, che hanno messo in scena un vero Presepe vivente, incantando tutti con la loro gioia e vivacità.

Ovunque mamme, papà, nonni e amici, insegnanti ma anche semplici passanti si sono lasciati contagiare dalla voglia di festeggiare insieme il Natale, proprio come ai tempi della nascita di Gesù.

I bimbi di prima elementare, per questa occasione speciale sono diventati tante pecorelle bianche: tenerissimi, tutti intenti a creare pompon di lana in uno spazio apposito in piazza; accanto a loro i compagni di seconda, trasformati in tanti panettieri, che colorano insieme un bel presepe. I più grandi di terza sono contadini e pastori, impegnati a lavorare come si faceva una volta: entusiasti, muovono le manine veloci per sgranare le pannocchie e ricavarne tanto mais.

I bambini di quarta sono bambinaie, che giocano con le bambole, e tessitrici che lavorano la lana con dei piccoli telai artigianali; poi ci sono i fabbri, che “faticano” senza posa con martelli e incudini di gommapiuma. I grandi di quinta sono pastori “del nostro tempo”, pronti a dare una mano a chi ha bisogno: raccolgono beni per la prima infanzia da donare al CAV (Centro di Aiuto alla Vita) e suonano con il flauto dolci melodie.

Alle 11.30 ecco la sorpresa: arrivano in piazza tanti piccoli angioletti bianchi, con ali e coroncine luccicanti, che tintinnano muovendo le manine. Sono i bimbi dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia del Bianconi, che, con le loro maestre, aprono la processione (partita proprio dalla sede di via Torneamento), facendo strada alla Sacra Famiglia: la Madonna con il piccolo Gesù e San Giuseppe, rappresentati proprio da una vera famiglia della scuola; a scortarli ci sono due papà di quinta, che per l’occasione sono divenuti dei perfetti centurioni romani. Dietro ci sono tutti, le altre famiglie dell’asilo e gli amici, pronti a continuare la festa. Ora che la Sacra Famiglia “è arrivata alla grotta”, tutti i bambini si preparano a suonare e cantare.

La scalinata della piazza si riempie di bimbi festanti, dai 5 ai 10 anni, con accanto le loro maestre… pochi secondi di silenzio, si trattiene il fiato e si comincia! È una grande emozione per tutti: per i piccoli artisti, ma anche per chi sta lì a guardarli con un sorriso stupito e fiero; i “grandi” emozionati sì forse più di loro, perché questo canto intonato con le loro vocine pulite, squillanti, tra sorrisi ed entusiasmo, vestiti come piccoli personaggi del Presepe, restituisce la vera essenza del Natale di cui tutti hanno un gran bisogno, tra i mille impegni e la corsa ai regali.

“Sotto lo stesso cielo” è il tema su cui la Scuola Bianconi, in questo anno scolastico, ha deciso di fare riflettere e lavorare i suoi bimbi e ragazzi: così sotto il cielo azzurro di una Monza addobbata a festa, accompagnati dal flauto, si canta in inglese, si intonano ritmi e balli africani e si ricorda la tradizione con Adeste Fideles. C’è voglia e spazio anche per il bis.

Poi un lungo applauso, risate, abbracci e occhi lucidi, mentre il gruppo si scioglie. Anche quest’anno il Presepe Vivente è stato un’esperienza indimenticabile per tutti.

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