Monza, muri imbrattati e lenzuola contro il regolamento di polizia urbana

10 dicembre 2019 | 11:17
Share0
Monza, muri imbrattati e lenzuola contro il regolamento di polizia urbana

Frasi di sfottò, per la maggiore, che non sono passate inosservate all’assessore alla Sicurezza, Federico Arena . 

“Beviamo dove vogliamo”: questo è quanto recitava lo striscione affisso in prossimità della sottopasso Rota Grassi a Monza qualche settimana fa. Il messaggio, lanciato da un anonimo cittadino, fa riferimento al nuovo regolamento di Polizia Urbana approvato dalla Giunta guidata da Dario Allevi.

Che il documento faccia storcere il naso a tanti lo si era ormai capito. Dopo il lenzuolo, le manifestazioni di disappunto si sono concretizzate persino sui muri della città. Frasi di sfottò, per la maggiore, che non sono passate inosservate all’assessore alla Sicurezza, Federico Arena .

“Alcuni nullafacenti, irrispettosi, idioti si sono divertiti in questi giorni ad imbrattare alcune vie della nostra città per esternare la propria contrarietà al nuovo regolamento di polizia urbana. Sapere che questi delinquenti siano contrari è il miglior modo per capire che siamo sulla strada giusta. Danno a noi dei fascisti, ma i veri metodi squadristi sono questi!”.

Alle dichiarazioni dell’Assessore hanno fatto poi seguito le denunce e sono in corso le dovute indagini.

Persino chi in aula ha criticato pesantemente il regolamento, oggi condanna il gesto incivile. Paolo Piffer, capogruppo di Civicamente, ha dichiarato: “Ho criticato profondamente il nuovo Regolamento della Polizia Urbana, un documento che mi sono permesso di definire iniquo, miope e inefficace. Detto questo, non c’è modo peggiore di manifestare il proprio dissenso che danneggiare la città. Così rendete tutto più difficile e fate un grande favore alle persone che tanto dichiarate di detestare. Usate il cervello!”.