Besana: riaperto il parco di Villa Filippini, ma i lavori non convincono la nuova Amministrazione

Per il neo sindaco Emiliano Pozzoli presenta già tutti i limiti del progetto, con vialetti rovinati e poco fruibili.
Ci sono voluti quasi due anni di lavori, ma finalmente il parco di Villa Filippini a Besana in Brianza è di nuovo fruibile per tutta la popolazione. I cancelli si sono aperti ufficialmente lo scorso 25 novembre, in occasione della festa patronale di Santa Caterina, riconsegnando ai cittadini un piccolo polmone verde nel centro della cittadina.
Una buona notizia, anche se non mancano le problematiche evidenziate dal nuovo sindaco Emanuele Pozzoli, da sempre critico sulle modalità con cui sono stati svolti i controlli dei lavori di restyling. “Sono già presenti tutti i limiti della progettazione – ha spiegato il primo cittadino – i vialetti in alcuni punti sono già rotti, sulla nuova pavimentazione cresce l’erba e la sera, se è umido, si scivola”.
I LAVORI
Interventi piuttosto lunghi e dispendiosi che sono stati realizzati in più tranche. In un primo momento sono state poste le basi per implementare il sistema di illuminazione, installando tubi e pozzetti per il nuovo impianto. In seconda battuta sono stati rifatti i vialetti, con il posizionamento di faretti “segna passo”. Modificato anche l’arredo urbano, con l’acquisto di nuove panchine, rastrelliere per le biciclette e nuovi cestini.
Il parco era già stato riaperto lo scorso 3 luglio, in occasione del Festival Internazionale bandistico che ogni due anni si tiene a Besana, anche se diverse zone risultavano ancora interdette al pubblico. Una scelta già criticata da quella che era la nuova Amministrazione leghista appena insediatasi dopo la vittoria delle elezioni di maggio: “E’ incomprensibile – scriveva sul “Besanese” il neo sindaco Pozzoli – il basso livello qualitativo dei controlli”.
Polemiche a parte ora il parco è di nuovo aperto, a disposizione dei Besanesi con l’obiettivo di tenere fede alle intenzioni della famiglia Filippini che, nel 1987, ha donato il parco e la villa, ora sede anche della Biblioteca, affinchè divenisse un polo sociale, ricreativo; il cuore culturale di Besana.
Scritto da Silvia Moreschi