Nasce il comitato pietre di inciampo MB. E’ il primo in Italia ad avere valenza provinciale

In programma 17 iniziative in altrettanti comuni per la posa di 21 pietre. Si ricorderanno i cittadini brianzoli che per hanno perso la vita nei campi di sterminio nazisti.
Tornano alle origini, nei luoghi cari, le vittime brianzole dell’Olocausto. Almeno simbolicamente, grazie al progetto delle “Stolpersteine”, letteralmente “pietre di inciampo“, l’iniziativa per depositare, nel tessuto urbanistico delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di concentramento e sterminio nazisti.
Questa mattina, nella sede della Provincia di Monza e Brianza in via Grigna 13, è stato ufficialmente inaugurato il Comitato provinciale per le pietre di inciampo MB. Si tratta del primo in Italia a valenza provinciale. In programma 17 cerimonie tra gennaio e febbraio per la posa di 21 pietre nel selciato stradale delle nostre città.
«Ognuno di questi blocchi rappresenta una persona, fa un certo effetto – ha esordito il Presidente della Provincia, Luca Santambrogio. – E’ il nostro modo per far tornare nel territorio tutti coloro che hanno perso la vita per un’ideale, che hanno vissuto una delle pagine più dolorose del Novecento. Oggi abbiamo fatto rete tra i comuni, tra le associazioni, tra gli sponsor, tra le famiglie delle vittime, tra le scuole, per ricordare chi non c’è più. Queste pietre sono portatrici di memoria».
La rete dei comuni
Un primo progetto sovracomunale di pietre di inciampo in Brianza era iniziato lo scorso anno nei comuni di Lissone, Seregno e Cesano Maderno. Adesso la rete si amplia: il numero dei partecipanti sale infatti a 17 e comprende anche il capoluogo di provincia.
«Parlo oggi a nome di tutti i sindaci – ha dichiarato il primo cittadino di Monza, Dario Allevi. – Il 2020 inizia nel migliore dei modi, mettendo al centro il tema del ricordo e della memoria. Questa rete permette di creare dei luoghi simbolo nelle nostre città. Siamo orgogliosi di dire che Monza aprirà il ciclo di iniziative: il 16 gennaio, infatti, incastoneremo le prime pietre in ricordo di due cittadini monzesi deportati in quanto ebrei nei campi di concentramento».
Il nuovo logo, disegnato dai ragazzi
La mattinata è stata anche l’occasione per presentare il nuovo logo del comitato. Per la sua ideazione si è deciso di indire un concorso di idee, coinvolgendo 7 istituti artistici brianzoli. Dopo aver raccolto 145 proposte, una commissione ad hoc ha scelto 13 opere meritevoli di valutazione. Tra queste, la vincitrice: “La memoria non è solo per un giorno” di Chiara Mafrica, studentessa del Liceo Meroni di Lissone. La giovane è stata premiata da Patrizia Palmisani, Prefetto di Monza, Milena Bracesco, Presidentessa del Comitato delle pietre di inciampo MB, il Professore Raffaele Mantegazza e la Sindaca di Lissone, Concettina Monguzzi.
«Viviamo un momento particolarmente delicato – ha affermato il PrefettoPalmisani. – I testimoni diretti ormai non ci sono quasi più, noi abbiamo il dovere di ricordare e riflettere su quello che è successo. Lo studio della storia è un momento fondamentale per affrontare e arginare quei fenomeni di violenza che viviamo anche quotidianamente».
Il programma delle iniziative
Le 17 cerimonie si svolgeranno nei comuni aderenti nei mesi di gennaio e febbraio, prevalentemente in concomitanza con la Giornata della Memoria. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito della provincia. Il programma dettagliato con le iniziative 2020 è invece disponibile qui.
Le prime due pietre verranno posizionate giovedì 16 gennaio alle ore 11.00 in via Prina 19, Monza. Saranno in memoria di Alessandro Colombo e Ilda Zamorani. Alla cerimonia sarà presente anche l’artista tedesco Gunter Demnig, ideatore delle Stolpersteine.