Scienza e archeologia conquistano la Notte Bianca del Liceo Banfi di Vimercate

21 gennaio 2020 | 00:02
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Scienza e archeologia conquistano la Notte Bianca del Liceo Banfi di Vimercate

Grande successo venerdì 17 gennaio per la notte Nazionale del Liceo Classico al Banfi di Vimercate. Ospiti della serata due studiosi di fama internazionale che hanno mostrato il loro lavoro e le loro scoperte alle numerose persone presenti all’evento.

Anche quest’anno il Liceo statale A. Banfi di Vimercate ha partecipato con grande successo alla sesta edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico. Questa iniziativa si è svolta svolge in contemporanea con altri 436 istituti presenti sul territorio nazionale. Dalle ore 18.00 alle ore 24.00 i vari licei coinvolti hanno aperto le porte ai propri studenti e alla cittadinanza che hanno potuto assistere a presentazioni di libri, attività musicali, tavole rotonde e molte altre attività, il tutto a scelta dell’istituto.

L’argomento scelto quest’anno al “Banfi” riguardava la scienza e l’archeologia: i risultati di una proficua collaborazione, un modo per mostrare come scienziati e archeologi spesso collaborino per ottenere informazioni su reperti. A Vimercate c’è stata la testimonianza della sinergia di o due professori dell’Università statale di Milano: Fabrizio Slavazzi, archeologo e docente di archeologia romana all’Università Statale di Milano e Cristina Cattaneo, medico antropologo e docente di Medicina legale all’Università Statale di Milano.

LA SERATA TRA RITROVAMENTI ED ANALISI

La serata si è svolta presso l’Auditorium del Liceo , c’è stata una breve presentazione da parte del professor Mauro Reali, docente di lettere, che ha presentato i due ospiti della tavola rotonda. Prima di lasciar parlare i due studiosi, è stato mostrato un filmato comune a tutti i licei in cui veniva presentata l’iniziativa creata alcuni anni fa dal professore Rocco Schembra.

A prendere per prima la parola è stata Cristina Cattaneo, l’anatomopatologa più famosa d’Italia, che ha mostrato con delle slide il lavoro che svolge, tramite lo studio delle ossa ritrovate e di come dalle analisi che compiono su questi reperti si possano ottenere informazioni relative alla morte e allo stato di salute di quella persona. Punto focale del suo racconto è stato lo studio dei vari resti di Sant’Ambrogio, Protaso e Gervaso che l’ha vista collaborare proprio con l’altro ospite della serata Fabrizio Slavazzi. In base alle analisi radiologiche e anatomiche effettuate sui resti dei corpi dei tre Santi, la Cattaneo ha potuto constatare che Sant’Ambrogio era un uomo sano alto circa 1,70 e all’incirca aveva una sessantina d’anni ma soprattutto ha scoperto che aveva realmente una frattura alla clavicola destra. Le analisi invece effettuate su Gervaso e Protaso hanno mostrato come i due erano realmente fratelli ed entrambi risultano giovanissimi, tra i 23 e i 27 anni , alti oltre cm 180. Uno presenta segni di decapitazione e peculiari lesioni alle caviglie, forse da costrizione forzata e l’ altro lesioni da difesa e fratture costali, con segni sospetti di tubercolosi.

Successivamente ha preso la parola Fabrizio Slavazzi che ha spiegato come spesso l’Archeologo debba collaborare proprio con i medici legali per avere informazioni importanti relative alle ossa ritrovate, in modo tale da poter ricostruire in maniera corretta la storia del corpo ritrovato, ma soprattutto per capire cosa poteva essere successo o a cosa poteva essere adibito il luogo del ritrovamento. Slavazzi ha mostrato invece delle slide riguardanti la sede principale dell’Università Statale di Milano, spiegando alle numerose persone presenti all’incontro, che inizialmente era adibita a Ospedale. Inoltre, il professore ha mostrato le varie immagini della scoperta di un sepolcreto sotto al Policlinico di Milano; questo sepolcreto racchiude parte della storia di Milano oltre ai morti della grande peste, infatti, il sotterraneo fu anche sede delle riunione carbonare durante i moti rivoluzionari di metà Ottocento.

La serata si è conclusa tra gli applausi del numeroso pubblico e con un rinfresco organizzato dal liceo Antonio Banfi.