Monza: chiusa associazione islamica, si maltrattavano minori

20 gennaio 2020 | 17:36
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Monza: chiusa associazione islamica, si maltrattavano minori

Maltrattamenti operati da due senegalesi su almeno una decina di minori, che frequentavano un’associazione islamica di Monza. Chiusa la sede dell’Associazione Culturale “Norou Dareyni Touba” e disposte misure cautelari nei confronti dei due responsabili.

Minacce, schiaffi, percosse con bacchette, sono i maltrattamenti operati da due senegalesi su una decina di minori, che frequentavano un’associazione islamica di Monza. Le indagini, avviate nel maggio del 2019, hanno portato alla chiusura dell’Associazione Culturale “Norou Dareyni Touba” e alla disposizione di misure cautelari nei confronti dei due responsabili.

Maltrattamenti ai danni di 10 minori

Nella mattinata di oggi, lunedì 20 gennaio, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, i militari del Nucleo Investigativo di Monza Brianza hanno eseguito una misura cautelare, emessa dal GIP del locale Tribunale, nei confronti di 2 cittadini senegalesi, ritenuti responsabili, in concorso, di maltrattamenti ai danni di una decina di minori, che frequentavano l’Associazione Culturale “Norou Dareyni Touba” di Monza.

Indagini partite da una segnalazione

Le indagini sono state avviate nel mese di maggio del 2019, a seguito di una segnalazione del Servizio Tutela Minori di Seregno (MB). Hanno consentito di documentare le responsabilità dei due insegnanti in carica presso il centro incriminato, che, in più occasioni avrebbero ripetutamente maltrattato almeno una decina di minori (tra i 5 e i 10 anni), affidati a loro temporaneamente per essere istruiti.

Percosse per lo scarso rendimento scolastico

Minacce, schiaffi, percosse con bacchette, questi i principali maltrattamenti a cui i minori venivano sottoposti. In alcuni casi venivano anche chiusi in uno stanzino. Tali trattamenti sarebbero stati giustificati con lo scarso impegno dei minori negli studi.

I due cittadini senegalesi sono stati sottoposti, rispettivamente, l’uno agli arresti domiciliari e l’altro all’obbligo di firma in caserma. Chiusa la sede dell’associazione.

Foto di repertorio MBNews