Monza, passaggio di Auchan a Conad. Allevi: “Situazione allarmante”

22 gennaio 2020 | 15:40
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Monza, passaggio di Auchan a Conad. Allevi: “Situazione allarmante”

Il passaggio dei punti vendita a Conad è ormai notizia assodata, ad essere avvolto ancora nel mistero è, invece, il destino del punto vendita di via Lario.

La crisi della multinazionale francese Auchan sbarca in consiglio comunale. Il passaggio dei punti vendita a Conad è ormai notizia assodata, ad essere avvolto ancora nel mistero è, invece, il destino del punto vendita di via Lario.  I lavoratori dell’Auchan a Monza, infatti, attendono ancora di sapere i piani dell’azienda e gli eventuali esuberi dovuti al cambio di insegna.

I dipendenti si sono rivolti ai sindacati, così come al Comune e a Regione Lombardia per aiutarli a meglio delineare il loro futuro dopo l’acquisizione. La situazione desta parecchia preoccupazione anche nel palazzo di piazza Trento e Trieste dove il primo cittadino, Dario Allevi, ha definito senza mezzi termini la situazione come “allarmante”.

“Il destino del centro di via Lario ci preoccupa molto – ha spiegato all’aula Allevi – ho partecipato personalmente il 14 gennaio ad un tavolo di incontro tenutosi presso la Provincia su richiesta dei sindacati. La chiusura di questa grande operazione è datata maggio 2019, allora ci fu il primo atto preliminare. Un’operazione molto complessa che coinvolgerà a livello nazionale 18mila tra lavoratori e lavoratrici in 269 punti vendita. A luglio poi la creazione della BDC Italia, società controllata al 51% dal Conad e per il restante da una realtà del Lussemburgo. Da ottobre è scattata la preoccupazione per i diversi punti vendita dislocati sul territorio”.

Numeri importanti: solo in via Lario il punto vendita conta su 130 dipendenti. Ad essi vanno inclusi i punti vendita Simply che, con tutta probabilità, cambieranno il nome. “Di questi solo una piccola parte (a Lissone) sono tranquilli dopo l’avvenuto passaggio. Per tutti gli altri il destino è incerto e lo scenario è davvero molto preoccupante” ha sottolineato il primo cittadino.

Quale futuro per il punto vendita di Monza? Ancora nessuno è in grado di sapere se il punto vendita di via Lario sarà tra quelli che resteranno aperti per volontà della nuova proprietà.  “Al tavolo del Ministero però Conad è stato molto chiaro annunciando che gli esuberi ci saranno. La forbice è però ancora molto ampia – ha proseguito Allevi – Dai 3.100 ai 6mila lavoratori su tutto il territorio nazionale. Da parte nostra c’è la più totale solidarietà a tutti i dipendenti che stanno vivendo settimane angoscianti. Noi tutti ci auguriamo che il punto di via Lario non abbassi le sue saracinesche”.

Il Comune di Monza, così come la Provincia, hanno espresso ai sindacati il loro interesse nel seguire la vicenda e i suoi sviluppi.

Prossimo appuntamento giovedì 23 gennaio in Regione Lombardia dove anche il Comune di Monza è stato invitato a partecipare come auditore alla commissione convocata ad hoc.