Il Prefetto Patrizia Palmisani in visita a MBNews

Un’occasione di confronto negli spazi della redazione di MBNews. Le priorità del Prefetto? Sicurezza sul lavoro, mobilità e sinergia con gli enti locali. Con un occhio di riguardo per le giovani generazioni.
Visita istituzionale oggi, 28 gennaio. Il Prefetto di Monza e Brianza, Patrizia Palmisani, è stata ospite della nostra redazione. E così è stata l’occasione per fare un approfondimento sui temi della sicurezza, della mobilità e sulle giovani generazioni. Ad intervistarla, i membri della Redazione, a partire dai due co-fondatori di MBNews, Matteo Speziali e Simona Sala. Un’opportunità di dialogo e confronto che arriva a meno di un anno dal suo insediamento come Prefetto MB.
Romana, laureata con il massimo dei voti in Giurisprudenza alla Sapienza, la dottoressa Palmisani è entrata nella carriera prefettizia nel 1988. Nominata Prefetto nel 2012, è arrivata a Monza il 26 marzo 2019, dopo quattro anni da Prefetto nella Provincia di Lodi. Le abbiamo fatto qualche domanda, cercando di capire cosa bolle in pentola per il 2020. La nostra intervista.
Dieci mesi da Prefetto. Qual è l’impressione che si è fatta di Monza e della Brianza?
«Un territorio laborioso, fatto di tante belle storie. Ho notato un’incredibile capacità nell’esprimersi attraverso l’associazionismo, e non è una cosa scontata. Far parte di un’associazione avvicina le generazioni e porta frutti positivi per tutta la comunità. Si fa gioco di squadra in Brianza. Penso sia questo uno dei punti di forza del territorio e si vede anche in ambito business: arrivano dalla Brianza tante storie positive su aziende e attività commerciali. Nel mio lavoro da Prefetto punto anche io sul gioco di squadra, con le forze dell’ordine in primis, ma anche con gli amministratori e i sindaci. E’ fondamentale se si vuole fare bene».
Venerdì 24 gennaio la visita del Viceministro dell’Interno Matteo Mauri. Ci sono buone notizie per la Brianza?
«E’ stato un incontro molto operativo. Abbiamo parlato di temi caldi e ci sono state tante rassicurazioni da parte del Viceministro. Uno dei temi più sentiti, quello del rilascio dei passaporti, sembra andare verso una risoluzione. Arriveranno più agenti e il carico di lavoro sarà organizzato meglio, dando ai cittadini brianzoli un servizio efficiente. Prossimamente anche un rinforzo dell’organico».
Problema spaccio a Monza e non solo. Oltre alle azioni di repressione, ci sono altri percorsi che la Prefettura sta intraprendendo per contrastare questo fenomeno?
«Si lavora in squadra anche su questo tema. Le forze dell’ordine fanno la loro parte, ma i comuni devono aiutarci. Bisogna rendere gli spazi pubblici più belli e illuminati. Servono, poi, progetti culturali per limitare la domanda da parte degli utenti: la droga segue le leggi del mercato, maggiore richiesta vuol dire maggiore offerta e quindi più piazze di spaccio. La nostra azione riguarda i problemi dei giovani a 360 gradi: bisogna agire sul tema droga, ma anche su cyberbullismo e micro criminalità».
Sicurezzapercepita e sicurezza reale. Di fatto c’è un calo dei reati, i cittadini però si lamentano e chiedono più attenzione. E la sicurezza in auto?
«E’ vero: i reati sono in calo. Ma la percezione della paura è comunque alta ed è un tema che non va sottovalutato. Anche la stampa deve giocare un suo ruolo: il peso che si da alle notizie è importante e c’è differenza tra mettere una notizia in prima o in ultima pagina. Quando si parla di sicurezza si parla di tante cose, anche di lavoro e strade, ad esempio. Sul tema della sicurezza sul lavoro, stiamo iniziando dei percorsi nelle scuole con l’obiettivo di formare i lavoratori del domani. Su sicurezza automobilistica la questione è più delicata. I nostri dati ci dicono che le principali cause di incidenti sono dovute alla violazione del corretto comportamento e dalla distrazione dovuta da dispositivi elettronici, come i telefonini. E poi un altro dato che posso darvi è sull’età di quegli incidenti con un tasso alcolico oltre il limite consentito: per lo più sono causati da over 30 e non da giovanissimi».
Un tasto dolente: i treni. Cosa può fare la Prefettura?
«Può coordinare i principali soggetti e metterli intorno ad un tavolo. Trovare la migliore soluzione possibile per i pendolari è la priorità di tutti. Qualcosa si è mosso, soprattutto sulla tratta S11, ma sappiamo che la situazione presenta ancora delle criticità. Serve però dare risposte ai cittadini. E lavoreremo perché questo accada il prima possibile».