Seregno, tra leggenda e tradizioni è bruciata la Giubiana

Brucia a Seregno il fantoccio della Giubiana con l’intento di avviarsi verso un anno migliore
Si è concluso l’ormai consueto appuntamento con il falò della Giubiana. Tra leggenda e tradizione è bruciata la strega, nel cuore dell’inverno. Una consuetudine popolare dal valore propiziatorio e apotropaico che ogni anno raduna un numeroso pubblico tra grandi e piccini.
Seregno. Sabato 25 gennaio. Nel quartiere del Fuin in via Cagnola, è andato in scena il rogo della Giubiana. Un appuntamento annuale, giunto alla sua decima edizione e organizzato dall’associazione Madonna della Campagna. Una tradizione brianzola, ma anche una festa seregnese, che negli ultimi anni ha saputo uscire dai propri confini risaltando un quartieri in continuo sviluppo.
“Quella della Giubiana – ha spiegato il neo presidente dell’associazione Cesare Visconti -, è una tradizione molto sentita che richiama ogni anno un vasto pubblico”.
Presente all’ appello il primo cittadino Alberto Rossi, che ha sottolineato quanto l’evento rappresenti “una bella festa per la comunità, ma soprattutto una grande possibilità di crescita per l’intera cittadinanza”.
Grazie anche all’appoggio dell’amministrazione comunale, oltre 60 volontari sono riusciti a preparare un gigantesco fantoccio e a cucinare circa 100 kg del famoso risotto della Giubiana (riso allo zafferano con luganiga) servito con un rifocillante vin brulé al simbolico costo di 1 euro.
Noi di MBNews non potevamo certo perdere un’occasione del genere. Ci siamo quindi recati sul posto per vedere da più vicino la storia della vecchia Giubiana, messa in scena dagli allievi dell’Academy Musical Arts.
RIVIVI LA DIRETTA DELL’EVENTO