Vimercate, protesta per il freddo a scuola: in migliaia a casa

15 gennaio 2020 | 17:19
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Vimercate, protesta per il freddo a scuola: in migliaia a casa

Lezioni al gelo a causa di una caldaia rotta. Lega: “E’ la punta dell’iceberg, grazie a chi ha distrutto le Province”.

Studenti di nuovo al freddo. Lezioni sospese. Con poco più di 14 gradi restare in classe a studiare era difficile. E’ accaduto oggi all’Omnicomprensivo di Vimercate.

Gli studenti hanno subito fatto sentire la propria voce, protestando contro la dirigenza e chiedendo la sospensione delle lezioni. “Siamo stanchi – fa sapere l’Unione degli Studenti Vimercate in una nota – di ritrovarci sempre nella stessa situazione, se non ci ascoltate e ci assicurerete un ambiente a norma in cui studiare continueremo a scioperare!”.

Causa scatenante: un malfunzionamento alla caldaia. Si è infatti verificato un guasto al sistema di riscaldamento, che ha provocato il drastico abbassamento delle temperature. Secondo le foto ai termometri scattate dagli studenti, la temperatura ha raggiunto i 14 gradi, in alcune aree anche meno.

Temperature da capogiro, non solo per il buon senso, ma anche per la legge vigente. È proprio il decreto ministeriale del 18 Dicembre 1975 che stabilisce la temperatura minima di 18°, in periodo invernale, per gli ambienti scolastici.

“Come ogni anno – racconta Gregorio Brembilla, studente dell’IIS Einstein – anche quest’inverno il sistema di riscaldamento è mal funzionante e non sono stati fatti lavori di manutenzione per prevenire situazioni come quella di oggi”.

A far sentire la propria voce anche l’onorevole della Lega, Massimiliano Capitanio, che in una nota scrive “Quanto accaduto questa mattina all’Omnicomprensivo di Vimercate, dove oltre 1500 studenti sono stati mandati a casa per il blocco della caldaia, è tutto fuorché un fulmine a ciel sereno. La scuola superiore è di competenza della Provincia depauperate di funzioni e finanziamenti dalla sinistra di governo. Questa situazione è la diretta conseguenza della sciagurata riforma Delrio attuata dal Governo del Pd targato Matteo Renzi nell’ottica del più retrogrado centralismo. Servono più autonomia e più attenzione al territorio: purtroppo questa è solo la punta dell’iceberg, è venuto il momento di mettere sul tavolo un progetto serio per la riqualificazione di tutto il complesso e la Lega farà la sua parte”.