Bando Orti di Lombardia, il no del Comune di Monza: “Puntiamo sui Patti di cittadinanza”

L’amministrazione non parteciperà all’avviso pubblico che prevede stanziamenti fino a 10mila euro per ogni progetto. Francesca Pontani annuncia un’interrogazione nel Consiglio del 2 marzo.
Che tra le frecce nell’arco della battaglia contro i cambiamenti climatici e per la sostenibilità ambientale ci sia l’aumento degli spazi verdi urbani è ormai diventata una convinzione comune. Di cittadini e delle amministrazioni locali. Succede anche a Monza. Dove il Comune lo scorso novembre ha annunciato un piano straordinario di piantumazione di oltre 700 alberi, che dovrebbe portare il totale di esemplari in città ad oltre 20mila.
Se già ci sono azioni evidenti come il boulevard verde di viale delle Industrie (leggi l’articolo), il sindaco di Monza, Dario Allevi e la sua Giunta, sembrano affermare il principio che, anche nella propensione generale verso il verde urbano, sia necessario fare scelte strategiche e selettive.
IL COMUNE
Si può probabilmente spiegare anche in questo modo la decisione del Comune di non partecipare al bando regionale “Orti di Lombardia” . Che, aperto fino all’1 marzo ad amministrazioni comunali, istituti scolastici ed Enti gestori di aree protette aventi sede nella nostra Regione, prevede l’assegnazione di fondi, per un totale di 150mila euro, cofinanziati con la copertura al 50% delle spese sostenute, per la realizzazione di orti didattici, urbani e collettivi.
L’avviso pubblico esattamente promette di erogare fino ad un massimo di 10mila euro per gli orti urbani e di 1.800 euro per gli orti scolastici e collettivi. “Per quanto riguarda lo sviluppo di orti didattici l’Amministrazione Comunale ha deciso di ‘utilizzare’ lo strumento dei “Patti di Cittadinanza” – afferma Simone Villa (nella foto in basso), vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, alle Strade, al Verde e alle piccole cose – proprio lo scorso 15 febbraio ne sono stati firmati sette, uno per quartiere e tutti prevedono, in diversa misura, la manutenzione e la riqualificazione degli spazi verdi esistenti e la creazione di nuovi boschi urbani (vedi qui)”.
“In tutti i progetti sono, inoltre, previsti percorsi didattici che coinvolgeranno i residenti dei quartieri e gli studenti per sviluppare il senso di appartenenza al proprio territorio prendendosi cura del bene comune – continua – la scelta di appoggiarsi ai “Patti di Cittadinanza” si spiega con l’idea dell’Amministrazione di mettere al centro il cittadino che si attiva a favore della comunità insieme al Comune. Non un elenco di buoni propositi, ma azioni concrete finanziate con risorse importanti”.
Dal punto di vista di Piazza Trento e Trieste, puntare sui “Patti di cittadinanza” non esclude altre opportunità nell’ottica del verde urbano. “Ciò non toglie che resta alta l’attenzione dell’Amministrazione Comunale verso bandi regionali, nazionali o europei che possano portare risorse importanti in grado di finanziare progetti specifici – sostiene Villa – il focus, però, è stato posto sull’efficientamento energetico degli edifici, tema considerato determinante per il futuro della città dall’Amministrazione”.
“In questo senso è previsto un milione e mezzo di euro per trasformare la scuola Ardigò, costruita negli anni Settanta, in un edificio a impatto zero – continua – inoltre c’è un milione di euro per mettere a norma la performance energetica di 145 alloggi sfitti e l’investimento per portare, entro la primavera del 2022, a 79 le colonnine di ricarica distribuite in tutti i quartieri della città, oltre al potenziamento del bike sharing. Progetti resi possibili da cofinanziamenti nazionali, regionali o europei”.
L’INTERROGAZIONE
Proprio riguardo al bando regionale “Orti di Lombardia”, Francesca Pontani (nella foto in basso), consigliera comunale eletta con il Partito democratico, ora nel Gruppo Misto (vedi la news), ha annunciato nei giorni scorsi un’interrogazione al sindaco, Dario Allevi.
L’esponente locale di Italia Viva, il partito fondato da Matteo Renzi, tra le altre considerazioni, nel documento chiede al primo cittadino “il perché della non adesione e se l’amministrazione possa decidere di usufruire di questa grande opportunità anche finanziaria oltre che sociale offerta dalla Regione Lombardia”. “E’ mia intenzione, ogni volta che esce un bando interessante, volgerlo alla Amministrazione – spiega Pontani – per sollecitarla in queste scelte e perché i contribuiti regionali ed europei sono tanti e tutti sfruttabili”.
Per avere una risposta alla sua interrogazione sul bando degli “Orti di Lombardia”, però, la consigliera d’opposizione dovrà attendere qualche giorno. La prossima seduta del Consiglio comunale, inizialmente prevista per lunedì 24 febbraio, infatti, era stata già spostata a lunedì 2 marzo alle 18.30 prima che scoppiasse l’emergenza coronavirus anche in Italia. Ora che la Lombardia è diventata l’epicentro dell’epidemia, non sarebbe una sorpresa se ci fosse un ulteriore rinvio.