Carnate, trafugata l’urna cineraria. Appello disperato: “Ridatemi mio padre”

3 febbraio 2020 | 10:12
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Carnate, trafugata l’urna cineraria. Appello disperato: “Ridatemi mio padre”

Trafugata a Carnate l’urna cineraria con i resti del padre durante furto in abitazione. L’appello disperato della figlia

Un furto che va oltre il razionale, oltre l’umano. Non si dà pace Katia da quando, sabato sera non ha ritrovato l’urna che custodisce le ceneri del padre che teneva sul comodino.

La scoperta dopo che, in giornata, approfittando della casa vuota, i ladri le avevano fatto visita mettendo sottosopra l’abitazione di via Galilei a Carnate. Dietro quella trentina di chili di peso probabilmente i ladri avranno pensato alla presenza di gioielli, o comunque di merce di valore. “Sono disposta a qualunque cosa pur di riavere mio padre”, ha fatto sapere Katia, straziata dal dolore insieme alla mamma.

Avrebbero potuto reggere a qualsiasi sottrazione di valori in casa, Katia e sua madre, ma non a quella dell’unico ricordo materiale che avevano del loro caro. Nella fretta i malfattori non si sono resi conto che quella cassetta recava il nome di Antonio Martino, e che l’unico bene di valore che custodiva era umano, di un defunto. Da quel momento (sabato sera la scoperta), è partita la spasmodica ricerca social attraverso decine di appelli, per far ricomparire l’oggetto dal valore affettivo incommensurabile per i famigliari.

Mamma e figlia sperano che i responsabili si possano ravvedere, riconsegnandolo alle forze dell’ordine o facendolo ritrivare da qualche parte, con un gesto con cui potrebbero riscattare il gesto compiuto.