Studenti del liceo Zucchi sul palco, concerto benefico al Manzoni: “Quando la musica parla”

Evento promosso dal Rotary gruppo di Monza.
“La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori”. Lo diceva Johann Sebastian Bach, sono gli intenti del concerto “Dove le parole non arrivano…la musica parla”. Un’esibizione che si terrà domenica 23 febbraio alle ore 20.30 presso il Teatro Manzoni di Monza e organizzata dal Rotary del Gruppo Brianza 1. Sul palco in concerto gli studenti del Liceo musicale Zucchi. Obiettivo, sostenere le attività della Fondazione Stefania di Lissone e dell’associazione Amici dell’Hospice Santa Maria delle Grazie.
L’iniziativa è stata presenta oggi, venerdì 14 febbraio, presso l’aula magna del liceo classico musicale Zucchi. Hanno presenziato assieme alla dirigente scolastica del liceo, Rosalia Natalizi Baldi, gli esponenti del Rotary gruppo Monza e Brianza e i rappresentanti delle due associazioni presenti.
Il Rotary, anche quest’anno, rinnova l’impegno nel promuovere la cultura come strumento per accrescere il benessere di tutti e come strumento, tema rotariano di quest’anno, per “connettere il mondo”. E proprio in quest’ottica nasce anche questo evento, che connette diverse realtà del nostro territorio.
Saranno infatti i ragazzi del Liceo Musicale ad esibirsi in un concerto che li vedrà impegnati dal duo all’orchestra da camera. Anche la Fondazione Stefania parteciperà attivamente alla serata, con il progetto Palco senza barriere che vede coinvolti ragazzi in difficoltà accanto ad una band musicale tradizionale, attraverso l’utilizzo di impianti elettronici particolari: anche questo è un modo per connettere realtà e capacità differenti. “Siamo riusciti -spiegano Cristina Crippa e Paolo Bellesia, educatori dell’associazione Stefania – a dotarci di un innovativa strumentazione musicale, il “soundbeam” un sistema hardware e software interattivo, che permette di fare musica anche a chi ha delle difficoltà motorie“. Il sistema, infatti, traduce anche piccoli movimenti all’interno di una serie di raggi ad ultrasuoni in musica.
“A proposito di connessione – ha aggiunto Paolo Bellesia – è doveroso usare la parola integrazione. I ragazzi del nostro centro saranno affiancati da una band di 3 ragazzi, i Malaleche. Il palcoscenico si trasformerà quindi in un palco senza barriere, dove verrà canta la canzone inedita “La differenza non è una sottrazione“.
“Per noi – spiega la dirigente scolastica del liceo – il concerto rappresenta una grande opportunità per dare visibilità all’impegno dei nostri studenti, che mettono in campo le loro competenze anche al servizio degli altri, proprio in quell’ottica di service che connota i rotariani. La scuola insegna anche questo”, ha concluso la dirigente.
Dello stesso avviso il direttore d’orchestra, il professor Daniele Ferrari, che cercando di esprime il concetto di musica, anche in riferimento al concetto di connessione, fa riferimento alla triste, drammatica vicenda del liceo Frisi: “Il modo per andare oltre, anche quando tutto va male, è vedere un pezzo di cielo azzurro in mezzo alle grigie nubi. Il bello di fare musica e di regalare la musica agli altri, significa far vedere quel cielo azzurro”. Nel silenzio, cupo. Il bisogno di essere ascoltati. Forse, il suono della musica è quella nota di colore a cui il professor Ferrari fa riferimento.
Il concerto è aperto a tutta la cittadinanza. I biglietti sono disponibili presso il Teatro Manzoni, l’Associazione Stefania e l’Osteria Nero Pepe, al costo di 20 euro.
Articolo aggiornato il 15 febbraio alle ore 13.