Coronavirus: furto al Famila di Nova Milanese? La testimonianza

Almeno secondo i dipendenti del supermercato in via Brodolini. “Non era un anziano e non sappiamo con certezza se abbia realmente rubato. Lo starnuto? Forse c’è stato, forse no: ma non rimandiamo tutto al Coronavirus”.
Da qualche ora, alcuni giornali stanno riportando la notizia che a Nova Milanese, all’interno del supermercato “Famila”, un anziano ha rubato la spesa fingendo un malore. Al suono di uno starnuto, proseguono le testate, cassiere e clienti del market si sarebbero spaventati, temendo che l’uomo potesse avere il Coronavirus. A quel punto, dopo aver ingannato tutti, l’anziano, con uno scatto felino, sarebbe riuscito a fuggire con una busta colma di spesa davanti agli sguardi attoniti dei presenti.
Una storia brutta, di inganno e paura, generata dall’ansia di contrarre il Coronavirus, il virus arrivato dalla Cina che sta spaventando gli abitanti del centro-nord Italia. Eppure, questo brutto episodio che sta circolando online sembra essere una bufala, perché i fatti sono andati in modo un po’ diverso.
A dircelo due dipendenti del “Famila” di via Brodolini a Nova Milanese, che abbiamo intervistato per avere la loro versione dei fatti.
La testimonianza
Sono le 11.30 di martedì 25 febbraio quando ci rechiamo al “Famila” di Nova Milanese. L’episodio in questione è avvenuto qualche giorno prima, precisamente nella giornata di sabato 22 febbraio. Andiamo verso le casse automatiche, dove, secondo le ricostruzioni di alcuni, il fatto è avvenuto. Intercettiamo i dipendenti, coloro che, probabilmente meglio di chiunque altro, conoscono il supermercato e la clientela.
«In primo luogo – ci racconta un dipendente – non si trattava di un anziano. Era un uomo tra i 50 e i 60 anni, non italiano e probabilmente ubriaco. Si muoveva intorno al reparto macelleria, noi lo avevamo visto e lo avevamo notato subito. Qualche testimone ha poi dichiarato che aveva preso della carne, ma io questo non l’ho visto e non posso quindi confermarlo o smentirlo. Ero proprio nel reparto macelleria, quando il soggetto si è recato verso le casse automatiche. In prossimità delle casse c’era una mia collega: alla vista dell’uomo e notando il suo stato di salute, probabilmente si è spaventata».
«La mia collega ha provato ad intercettarlo – prosegue – chiedendogli perché stesse uscendo di fretta e senza pagare con una borsa sotto il braccio. Ma lui ha accelerato il passo ed è scappato fuori. Abbiamo provato a fermarlo, io per primo, ma non lo abbiamo raggiunto: è salito sulla sua bici ed è andato via».
«Questo – aggiunge – è tutto quello che è successo. Ha starnutito? Forse. Ma sicuramente non lo ha fatto per creare un diversivo o per spaventare le persone con la minaccia del Coronavirus. Penso che i fatti non siano stati riportati in modo corretto. Attualmente non sappiamo nemmeno se abbia realmente rubato qualcosa. E’ una storia brutta? Probabilmente sì, ma poteva succedere in qualsiasi momento. Con il Coronavirus non c’entra niente».
«Quello che posso dire io – ha aggiunto un collega – è che si vedeva che non stava bene ed era un soggetto un po’ strano».