Coronavirus: gli ultimi aggiornamenti da Regione Lombardia

24 febbraio 2020 | 17:42
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Coronavirus: gli ultimi aggiornamenti da Regione Lombardia

In corso la conferenza stampa con il presidente Fontana e l’assessore alla Sanità Gallera.

AGGIORNAMENTO ORE 9 (25 febbraio)

Sono salite a 206 le persone contagiate da Coronavirus in Lombardia. Sono stati eseguiti circa 1800 tamponi.

AGGIORNAMENTO ORE 20 (24 febbraio)

Rispetto a quanto comunicato in conferenza stampa sale a 6 il numero dei decessi in Lombardia.
L’ultimo caso riguarda un uomo di 62 anni, che aveva gia’ importanti compromissioni a livello cardiaco e renale, ed era stato trasportato al Sant’Anna di Como dall’Ospedale di Lodi.

AGGIORNAMENTO ORE 17.30 (24 febbraio)

Oggi alle 17.30 è stato fatto in Regione della Lombardia il punto della situazione dal presidente Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera sulla diffusione del virus Covid-19.

Sono stati analizzati 1.500 tamponi per un totale di 172 persone contagiate. “Il 90% rimane nell’area del primo focolaio. – ha dichiarato Fontana – La popolazione sta reagendo positivamente alle iniziative che abbiamo assunto. Ieri ci sono stati episodi di accaparramento del cibo, ma ribadiamo che sono inutili perchè tutto funziona nella maniera completa. Bisogna rassicurare la popolazione che la vita non è cambiata in nulla, tranne nelle limitazioni poste che si riferiscono al tentativo di controllare la diffusione del virus. Siamo convinti che queste misure daranno risultati positivi”.

Fontana ha poi annunciato che “il governo sta predisponendo misure di salvaguardia per lavoratori e attività che stanno subendo un danno da questa situazione”.

I decessi sono al momento 5 in Regione e 6 in Italia. Gallera ha ricordato che le vittime avevano un quadro clinico debilitato o molto anziane. (Leggi qua).

Post conferenza ha seguito una nota stampa regionale con tutti i chiarimenti sull’applicazione dell’Ordinanza del Ministero della Salute relativa alle prescrizioni per il contenimento dell’infezione da Coronavirus nelle aree regionali classificate come ‘gialle’, quindi quelle oltre la zona rossa, nella quale vige un regime ancora più restrittivo. Obiettivo univoco: evitare le situazioni di assembramento, al fine di contenere il diffondersi dell’infezione.

L’assessore al Welfare Giulio Gallera ha aggiunto che le singole amministrazioni locali possono ulteriormente aggiungere dettagli o specifiche alla normativa che, lo ricordiamo, ha validità regionale, sempre nell’ottica di perseguire il medesimo obiettivo.

I mercati e i centri commerciali

Per i mercati rionali e comunali all’aperto sono previste le restrizioni indicate per i centri commerciali. Pertanto, i mercati comunali e rionali sono aperti dal lunedì al venerdì. Restano chiusi il sabato e la domenica ad eccezione dei
commercianti che esercitano la vendita di generi alimentari. Il sindaco, qualora ritenga che possano esserci casi in cui si favoriscono assembramenti a rischio, può valutare ulteriori restrizioni a livello territoriale.

Uffici Comunali

Le istituzioni e i relativi uffici sono aperti al pubblico nel rispetto delle norme di igiene adottate dal Ministero della Salute, quindi mascherina e ingressi diradati.

Attività ludico ricreative

Per le manifestazioni fieristiche, le sagre e le fiere ed ogni evento che preveda assembramento di persone si dispone la chiusura.

Esercizi commerciali

I gestori di esercizi commerciali che prevedono al proprio interno più attività, ad esempio hotel con bar, ristorante con bar, devono seguire le regole previste per le singole attività commerciali ovvero, bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico sono chiusi tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 6. E’ fatta eccezione per i bar all’interno di hotel che restano comunque aperti per garantire il servizio ai soli ospiti della struttura.

Lo stesso vale per i bar dei ristoranti che restano attivi per il solo servizio di supporto alla ristorazione. In linea generale i gestori delle attività commerciali sono invitati a mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare nei propri locali gli assembramenti a rischio. Gli autogrill non sono soggetti alle restrizioni attualmente disposte dall’Ordinanza del 23 febbraio 2020.

I ristoranti continuano a rimanere aperti come prima: non sono previste restrizioni fino ad eventuali nuove disposizioni.

Case di riposo

Rimango accessibili le case di riposo per i parenti dei pazienti ricoverati. Ogni persona dovrà entrare singolarmente.

Attività ludico sportive

Tutti gli eventi, le riunioni e le attività ludico-sportive sono da ritenersi sospese. Rimangono chiuse anche le palestre, le piscine, i centri benessere e le terme. Sono concessi gli sport all’aperto, senza utilizzo degli spogliatoi. E’ tuttavia consentito l’accesso e l’utilizzo delle strutture sportive ai soli atleti professionisti.

Funerali e cerimonie religiose

Per le cerimonie religiose, i matrimoni civili, le unioni civili non rinviabili è previsto lo svolgimento in forma privata e con un numero di partecipanti limitato. Per quanto riguarda le cerimonie funebri vige la stessa regola.

Si conferma infine la chiusura di tutte le scuole di qualsiasi livello, nonché delle biblioteche, dei musei, dei parchi archeologici e dei complessi monumentali.