Lombardia, sciopero a sorpresa dei driver. La replica di Amazon

19 febbraio 2020 | 13:47
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Lombardia, sciopero a sorpresa dei driver. La replica di Amazon

Sciopero a sorpresa dei driver Amazon della Regione dopo le mancate risposte dell’associazione datoriale al colosso.

Hanno deciso di incrociare le braccia a sorpresa, dopo la mancata risposta di Assoespressi, associazione datoriale di rappresentanza.

Sono i driver di Amazon della Lombardia, da mercoledì 19 febbraio in sciopero, almeno per 24 ore, con possibilità di proroga se non otterranno le risposte a quanto chiesto. L’azione di dissenso è stata indetta dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per i lavoratori di tutta la filiera.

In conseguenza della mobilitazione annunciata, Amazon ha perciò diramato una nota in cui chiede, a tutela dei propri autisti, gestiti da aziende fornitrici terze, la stabilizzazione dei contratti, il riconoscimento dei dati prodotti dagli autisti e il monitoraggio sull’utilizzo, franchigie uguali per tutti, chiarezza sull’intestazione dei mezzi. E ancora, si fa presente la necessità dello stop delle multe prese per lavoro, lo stop all’inserimento di nuove aziende e l’utilizzo di cooperative.

Dal canto dei driver, a spiegare le ragioni della mobilitazione collettiva, è Sara Tripodi, segretaria generale Filt Cgil Monza e Brianza: “Chiediamo uguali trattamenti per i driver di tutte le aziende che operano nelle filiere. Lunedì 17 febbraio abbiamo avanzato ad Assoespressi, l’associazione datoriale di rappresentanza alcune richieste chiare a cui l’associazione non ha saputo dare risposte perché ancora una volta il colosso Amazon fa da padrone”.

“A Burago – continua Tripodi – dopo il picco natalizio, sono state tagliate molte rotte ai lavoratori, producendo la mancata stabilizzazione di circa 80 lavoratori che operano da anni nella filiera. Ma i carichi di lavoro non sono diminuiti, anzi meno corrieri devono fare più consegne. È stato inserito un ulteriore provider in station che affianca il lavoro dei 4 providers già presenti assieme ad Adecco, crediamo che le condizioni di lavoro debbano essere rese omogenee attraverso il rispetto degli accordi sottoscritti e il mantenimento dei livelli occupazionali. Questi lavoratori meritano dignità”.

Le organizzazioni sindacali lamentano di aver più volte fatto richieste precise alle aziende impiegate nella filiera e di non aver ricevuto risposta: “Amazon deve far rispettare le regole e deve prendersi le sue responsabilità nei confronti di chi consegna i suoi pacchi”, precisano in un comunicato unitario.

Tra le rivendicazioni dei sindacati, rientrano buste paga uguali per tutti e in regola, stabilizzazioni, abbassamento dei carichi di lavoro, premio di risultato annuale.

In foto lo stabilimento Amazon di Burago